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sorgerà in località san gabriele

Impianto di biometano a Isola della Scala: produrrà 4,3 milioni cubi di gas all'anno

Annuncio nella riunione convocata dal Comune. Autorizzato dalla Regione, ma i residenti ne erano all'oscuro. Non causerà odori
Un impianto a biomasse, alimentato con reflui zootecnici,
Un impianto a biomasse, alimentato con reflui zootecnici,
Un impianto a biomasse, alimentato con reflui zootecnici,
Un impianto a biomasse, alimentato con reflui zootecnici,

Un impianto di produzione di biometano, attraverso il processo di fermentazione anaerobica di sottoprodotti agricoli e reflui zootecnici, con successiva liquefazione. Sorgerà in località San Gabriele di Isola della Scala e sarà costruito dalla ditta Isola della Scala Green Energy.

Residenti all'oscuro del progetto già autorizzato

Il progetto è stato autorizzato dalla Regione lo scorso luglio, dopo aver incassato il parere favorevole della conferenza dei servizi nel novembre 2021, ma i residenti della zona non lo sapevano. È questo forse l’aspetto più spiazzante della vicenda, al di là dell’opinione che ognuno può nutrire nei confronti di questi impianti di biometano, che spingono verso un tipo di agricoltura circolare che punta alla sostenibilità.

Un progetto presentato nell’agosto 2019, alla Giunta guidata dal sindaco Stefano Canazza, rimasto chiuso in un cassetto per tre anni, ritirato fuori oggi già autorizzato e pronto a decollare senza nessun ostacolo e nessuna osservazione da parte dei cittadini. Dell’impianto si era già discusso in passato, sollevando perplessità sul pericolo di odori, rumori e traffico aumentato, ma sempre in modo informale. Poi il silenzio, tanto da far supporre che l’azienda avesse abbandonato l’idea di costruirlo in questa area. Per illustrare le caratteristiche dell’opera e comunicare la realizzazione di una nuova strada che allevierebbe l’impatto dei mezzi pesanti sulla viabilità, l’amministrazione comunale ha convocato un incontro con i residenti che si è svolto all’agriturismo San Gabriele.

Il progetto e il funzionamento dell'impianto

Riunione finita in un’alzata di scudi dei cittadini, venuti a conoscenza del via libera della Regione in seguito alla convocazione dell’assemblea. A spiegare il progetto, in rappresentanza del costruttore, è intervenuto l’ingegner Marco Meneghello, puntualizzando che l’incontro serviva a presentare l’impianto e a chiedere ai proprietari terrieri di poter acquistare porzioni di capezzagne per la nuova strada che collegherà l’impianto alla tangenziale, passando dalla zona Taccari, svincolando il traffico.

«L’impianto di biometano non brucia biogas per la produzione di energia elettrica, ma lo purifica, destinandolo all’autotrazione pesante e leggera o alla cogenerazione», ha spiegato. «Sarà alimentato da letame e liquame bovino, insilato di triticale e sorgo, sottoprodotti da lavorazione di cereali provenienti da aziende locali. Il digestato sarà utilizzato come fertilizzante». «Produrrà 4 milioni e 300 mila metri cubi di biometano all’anno», ha aggiunto, «permettendo di risparmiare 4.000 tonnellate di CO2 e non produce molestie odorigene». È previsto il conferimento di 38 mila tonnellate di biomasse all’anno con una traffico veicolare pari a 2.556 mezzi all’anno, per un totale di 5.112 viaggi (andata e ritorno).

Riguardo il silenzio sull’iter procedurale, il tecnico ha puntualizzato che «prima dell’autorizzazione regionale, era stato chiesto un incontro pubblico di presentazione alla precedente amministrazione, che non è stato organizzato». Inizialmente il progetto prevedeva l’uso dell’attuale rete viaria verso il comune di Salizzole con la creazione di piazzole di interscambio per i veicoli poi questa amministrazione, ha chiesto un percorso alternativo.

Le contestazioni dei cittadini

Le contestazioni dei cittadini sono state molte, evidenziando una carenza comunicativa fra le parti. «Ci siamo persi qualche passaggio», ha sottolineato Maddalena Salgarelli, residente e consigliere di minoranza. «Il 9 novembre 2021 è stata fatta un conferenza dei servizi in cui l’amministrazione ha votato a favore, ci chiediamo perché non siano stati coinvolti e informati i cittadini che oggi si ritrovano di fronte a un fatto compiuto».

«Ci siamo ritrovati con un progetto già realizzato», ha replicato il sindaco Luigi Mirandola, «e c’era il problema della viabilità. Abbiamo cercato di risolverlo proponendo una soluzione».

 

Lidia Morellato

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