Il sindaco Mazzi sceglie la lista di Corrado Busatta

omani», denominazione locale del movimento Verona Domani, a sostegno del candidato sindaco Corrado Busatta, attuale consigliere comunale di maggioranza. L’avvicinamento alla coalizione era nell’aria da tempo, ma è stato ufficializzato solo negli ultimi giorni. Un mese fa a L’Arena Mazzi aveva confermato la volontà di continuare l’impegno politico, assicurando però di non aver ancora deciso con quale squadra, viste le forze centrifughe nate nel movimento «PerSona al centro» di cui Mazzi è stato rappresentante in questo decennio. «Ero convinto che il gruppo sarebbe andato avanti insieme, invece circa un anno fa al suo interno si è manifestata la volontà di differenziarsi», ribadisce, riferendosi alle strade (per ora) diverse prese dall’assessore Gianfranco Dalla Valentina, candidato sindaco della coalizione «VIVIamo Sona» e «Insieme perSona» di cui fanno parte altri sei consiglieri di maggioranza, e dalla lista «Direzione Sona» formata dal consigliere Paolo Bellotti e dagli assessori Monia Cimichella (attuale vicesindaco) e Roberto Merzi. «Questa situazione non ci ha comunque impedito di portare a termine il mandato nel migliore dei modi», prosegue Mazzi, sottolineando come «tutte e tre le formazioni finora in pista speravano che io fossi con loro. La mia scelta si è basata su due elementi: da un lato l’entusiasmo e la massiccia presenza di giovani che caratterizza la coalizione, entusiasmo che mi fatto ricordare l’inizio della mia esperienza politica con PerSona al centro. Il secondo aspetto», continua il primo cittadino, «riguarda il candidato sindaco Corrado Busatta, in cui trovo alcune caratteristiche che mi rappresentano, come l’atteggiamento di ascolto e la capacità di mediazione». Il primo cittadino coglie l’occasione anche per tracciare un bilancio del suo decennio amministrativo, elencando alcune «peculiarità» che lo hanno caratterizzato: «Ho lavorato molto sul personale dell’ente, anche in termini di obbligo di formazione, spirito di appartenenza e motivazione, sull’acquisizione di nuovo patrimonio pubblico, ma anche nel rendere attrattivo il territorio per commercio, artigianato, piccola industria senza tralasciare il turismo e la ricettività attraverso opere di recupero culturale, paesaggistico e urbano». Mazzi ricorda infine il lavoro svolto per risolvere o quantomeno migliorare le storiche problematiche ambientali determinate da alcuni insediamenti o ex insediamenti produttivi, ma anche quello rivolto «al sociale in tutte le sue sfaccettature: oggi», afferma, «siamo leader territoriali in questo ambito, non dobbiamo perdere questa peculiarità».•. (...)

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