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Dietrofront per i pompieri Il presidio torna alla Lamacart

Silvia Nicolis, il sindaco Mario Faccioli e i vigili del fuoco in un incontro in municipio nel 2016 FOTO PECORA
Silvia Nicolis, il sindaco Mario Faccioli e i vigili del fuoco in un incontro in municipio nel 2016 FOTO PECORA
Silvia Nicolis, il sindaco Mario Faccioli e i vigili del fuoco in un incontro in municipio nel 2016 FOTO PECORA
Silvia Nicolis, il sindaco Mario Faccioli e i vigili del fuoco in un incontro in municipio nel 2016 FOTO PECORA

Maria Vittoria Adami Nuova puntata della saga del distaccamento dei vigili del fuoco volontari a Villafranca. Una recente nota del comando provinciale al Comune indica l’elenco dei lavori da effettuare sull’edificio che ospiterà i pompieri volontari in servizio serale e nei fine settimana. E come edificio è indicato un capannone in via Portogallo. Si tratta di una porzione di fabbricato della Lamacart della famiglia Nicolis. Ed era la prima sede individuata quando, nel 2016, era arrivata la nota del decreto ministeriale che sanciva l’apertura del distaccamento villafranchese. Da lì di acqua sotto i ponti ne è passata e l’amministrazione comunale ha valutato diverse soluzioni, per tornare ora all’idea iniziale. La famiglia Nicolis due anni fa aveva messo a disposizione un suo capannone per ospitare il distaccamento. Occorrevano però degli interventi per adeguare la struttura a questa attività, compresa l’istallazione di un semaforo sulla Postumia per regolare il traffico al momento dell’uscita dei mezzi in soccorso. Inizialmente l’idea era piaciuta all’amministrazione. Poi, però, il sindaco Mario Faccioli si è orientato verso un vecchio progetto: costruire la sede dei vigili del fuoco al Polo emergency di via Custoza, dove già ci sono i soccorritori del 118 e, vicina, la Protezione civile, completando così il sogno di costruire il Polo dell’emergenza. Si ovviava così anche a un inghippo legato al capannone della Lamacart: per adeguarlo il Comune avrebbe dovuto spendere circa 150mila euro su un edificio privato. Per la nuova caserma il Comune ha affidato, per 70mila euro, a un professionista il compito di redigere la progettazione. Ma costruire il nuovo stabile (il cui cantiere doveva essere aperto nel 2018) costa circa 600mila euro. Un ostacolo non da poco. Nel frattempo si è costituita l’associazione Amici pompieri di Villafranca, presieduta da Luca Zanotto, che ha raccolto fondi per avviare l’attività del distaccamento. E così alcuni mesi fa si è affacciata una nuova proposta: il consigliere comunale Angiolino Faccioli aveva proposto, in attesa che si costruisse la nuova sede, di ospitare il distaccamento nel suo capannone di via Muraglie, che non necessitava di alcun intervento. Il sindaco non ha voluto sentire ragioni spiegando che l’iter per il distaccamento era partito, ma che necessitava dei suoi tempi. Ora si riaffaccia l’opzione della Lamacart. Gli interventi da fare sul capannone li sosterrebbe la famiglia Nicolis, mentre sull’appartamento annesso e a servizio dei vigili del fuoco, l’associazione. All’interno dell’autorimessa con i mezzi dei vigili del fuoco occorrerà issare una parete che la separi dal resto del capannone. Dovrà esservi collocato un gruppo di servizi igienici, con lavabi e docce: basterà un container di quelli allestiti nei campi in caso di calamità. Serviranno impianti elettrici con prese di servizio e per il preriscaldamento dei mezzi e l’illuminazione di sicurezza e un idrante per il rifornimento dei mezzi. Il piazzale sarà delimitato con barriere modulari. All’interno dell’appartamento, l’associazione dovrà verificare solo la funzionalità degli impianti di luce, acqua, gas e telefono e tinteggiare i locali. «Sono d’accordo con l’Amministrazione comunale che entro il mese identifichi spazi adeguati, raggiungibili e vicini alla grande viabilità perché si apra in tempi rapidi una sede funzionale, adeguata e di qualità», commenta Angiolino Faccioli. «Ritenendola una urgenza per questo avevo offerto gratuitamente gli spazi di mia proprietà. Ma qualunque sia la sede scelta dall’Amministrazione sono favorevole. L’importante è che si decida in fretta e secondo le richieste del comando dei vigili». •

Maria Vittoria Adami

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