Non si è fatta l'autopsia, ma solo una visita esterna sul corpo di Chiara Santoli, la giovane veterinaria schiacciata e uccisa da una mucca, durante un controllo in un'azienda di Custoza che produce foraggio e latticini.
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Un accertamento di routine, eseguito ieri su disposizione del pubblico ministero Paolo Sachar, titolare del fascicolo, che ha anche autorizzato i funerali: l'ultimo saluto a Chiara oggi alle 14.30 a Rovereto, nella chiesa della Sacra Famiglia. Chiara Santoli, 25 anni, originaria di Rovereto, si era laureata in Veterinaria con il massimo dei voti. Tra le varie specializzazioni, lei aveva scelto buiatria, la branca che studia le malattie dei bovini, e subito aveva iniziato un tirocinio in quel settore.
Da gennaio Chiara assisteva il dottor Piergiorgio Buniotto, da vent’anni medico veterinario dell’Ulss specializzato in Sanità animale degli allevamenti e produzione zootecniche. È con lui che giovedì si è recata nell’azienda di Custoza per un controllo in allevamento. Insieme sono entrati nel box che ospitava diverse vacche di razza Frisona ed è stato allora che una di queste si è girata e con la testa ha colpito Chiara.
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Schiacciata contro il muro
Non si è trattato di un calcio, ma di un semplice movimento del muso, che Chiara non ha potuto evitare: la giovane è stata spinta verso il muro, rimanendo schiacciata contro la ringhiera che delimita il punto di accesso. Un colpo violento all’altezza dell’addome: Chiara è crollata a terra, pallidissima. Il dottor Buniotto e i colleghi l’hanno soccorsa, mentre veniva allertata Verona Emergenza, ma le lesioni interne erano troppo estese e Chiara è morta poco dopo. Si attende ora il via libera del magistrato per il nulla osta alla sepoltura.