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Villafranca

Caccia (senza sparare) alla lepre a Caluri. Si fa tutti gli anni dal 2007

Cattura delle Lepri a Caluri (foto Tomelleri)

Stamattina, dalle 7.30 alle 13.30, all’aeroporto militare del Terzo stormo di Caluri a Villafranca si è svolta la cattura delle lepri che annualmente proliferano sull’area dell’aeronautica mettendo a rischio il decollo e l’atterraggio degli aeromobili civili dell’adiacente scalo aereo Valerio Catullo. 

Un centinaio di cacciatori dell’Ambito territoriale di caccia 3 Mincio, presieduto da Matteo Marchi, coordinati dall’assessore alla Sicurezza Nicola Giuliani e sotto la supervisione delle autorità sanitarie e della polizia provinciale, hanno percorso a piedi i 95 ettari dello scalo militare e civile per stanare le lepri selvatiche, la cui presenza mette a rischio proprio la movimentazione degli aerei civili e, di conseguenza, i voli stessi.

Cattura delle lepri a Caluri (video Tomelleri)

«Si tratta», spiega Giuliani, «di un’operazione che viene svolta una volta all’anno dal 2007. Spinte a correre verso apposite reti, le lepri sono state riposte in gabbie per essere liberate in aree protette dello stesso Ambito di caccia». 

Alla battuta di stamattina ha partecipato anche l’ex assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, che oggi guida l’assessorato alla Sanità dell’Umbria, sostenitore 16 anni fa dell’iniziativa quando, all’epoca, guidava l’assessorato  provinciale all’Ambiente e alle politiche faunistiche.  

Fabio Tomelleri

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