<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
San Pietro in Cariano

«Vieni qui, ti voglio». E allunga le mani sulla cameriera al bar. Condannato

di Fabiana Marcolini
Il tribunale di Verona
Il tribunale di Verona
Il tribunale di Verona
Il tribunale di Verona

Aveva bevuto, nel corso della serata aveva più volte importunato la ragazza che lavorava in un bar di san Pietro in Cariano. Lei, 19 anni all’epoca, non aveva dato alcuna confidenza a quel cliente di cinquant’anni eppure lui, R.F. ha continuato. «Ti porto in vacanza», «Vieni qui», «Ti voglio» le frasi che le disse la sera del 6 luglio 2020.

Un estraneo
Non si conoscevano ma ha continuato a trattarla come se tra loro vi fosse una sorta di confidenza. Mentre in realtà lei non lo aveva mai visto. Difficile ignorarlo ma la ragazza riuscì a farlo. Cosa che però non lo scoraggiò. Era estate ad un certo punto della serata gli altri clienti si erano spostati all’esterno e fu allora che fece quello che lei non si aspettava. La abbracciò, iniziò a baciarla sulla testa e sulla fronte. Lei si divincolò cercando di liberarsi, a quel punto R.F. la prese alle spalle, le cinse le braccia riuscendo in tal modo a baciarla sulle guance e a toccarle il seno dicendole «ti faccio sentire male» e che le avrebbe fatto vedere le stelle.

Non l’avrebbe lasciata andare se non fosse intervenuto un cliente che aveva visto la scena. Entrò e lo allontanò. Un anno e mezzo la condanna inflitta dal gup Paola Vacca all’uomo (difesa Claudio Fiorini e Dino Sartori) al termine del processo con rito abbreviato. L’imputato potrà beneficiare della pena sospesa solamente se, una volta che la sentenza sarà diventata definitiva, effettuerà un percorso di recupero finalizzato all’autocontrollo. Ma soprattutto al rispetto. 

Suggerimenti