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Pescantina

Statale 12, due morti in pochi giorni, l'appello: «Quello è un punto maledetto, bisogna intervenire»

Parla una soccorritrice della Croce Verde che ha assistito all'incidente in cui è morto Marco Baietta: «Scena vista troppe volte»
Testimone Alessia Vinco volontaria Croce Verde FOTO PECORA
Testimone Alessia Vinco volontaria Croce Verde FOTO PECORA
Testimone Alessia Vinco volontaria Croce Verde FOTO PECORA
Testimone Alessia Vinco volontaria Croce Verde FOTO PECORA

Ha assistito impotente all’ennesimo incidente accaduto domenica mattina, lungo la statale 12, a Pescantina, dove il problema della sicurezza stradale torna terribilmente d’attualità, dopo il secondo mortale in una manciata di giorni.

Alessia Vinco, segretaria nel reparto di cardiochirurgia all’ospedale di Borgo Trento, è volontaria della Croce Verde. Abita in via Trento, a due passi dal punto dove l’altro ieri, verso le 9, ha perso la vita Marco Baietta, il motociclista di 67 anni che si è scontrato contro un suv che usciva proprio da via Trento per immettersi sulla statale del Brennero.

«Un botto tremendo»

Due giorni prima, venerdì scorso, un papà di 28 anni era morto uscendo di strada con la propria moto ad una manciata di chilometri di distanza, all’altezza del negozio Rose Garden. «Purtroppo abbiamo assistito, ancora una volta, all’ennesimo incidente. Eravamo a casa. Io e il mio compagno, anche lui volontario alla Croce Verde, abbiamo sentito un botto tremendo, come fosse scoppiata una bomba. Ci siamo precipitati fuori e abbiamo assistito ad una scena che purtroppo abbiamo già visto più volte. I colleghi soccorritori, che conosciamo, erano già sul posto ma purtroppo per l’uomo, che è volato a diversi metri dall’impatto, non c’era già più nulla da fare. A certe scene strazianti non ci si abitua mai. In quel punto maledetto è almeno il quarto incidente in due anni», afferma Vinco.

In quel tratto della Statale 12, nel maggio dello scorso anno, un uomo a bordo di uno scooter si era scontrato con un camion della spazzatura, finendo in gravi condizioni all’ospedale. Una settimana prima, un altro incidente: un’auto che si era scontrata anche allora con una motocicletta. In passato si erano verificati altri sinistri, tra cui uno in cui un camion svoltando in via Trento aveva perso il proprio carico.

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L'appello a intervenire

«Bisogna intervenire, serve fare qualcosa per evitare altri morti», ammonisce la volontaria della Croce Verde. «È un punto molto pericoloso che continua a mietere vittime. Serve una soluzione concreta: telecamere che individuino i trasgressori e spartitraffico segnalati che evitino altri episodi come quelli di ieri (domenica per chi legge, ndr)».

Sulla Statale del Brennero, all’altezza dell’incrocio con via Trento, c’è una doppia striscia continua, inserita da Anas la scorsa estate, segnaletica che aveva generato una serie di polemiche da parte delle aziende presenti nella zona di via Trento per l’impossibilità per i veicoli, per camion e mezzi delle stesse imprese, di svoltare. Chi proviene dalla stessa via Trento e si immette sulla SS12 è obbligato a svoltare solo a destra.

Segnaletica non rispettata

«Ma in molti non rispettano la segnaletica e girano a sinistra, in direzione di Domegliara», sostiene ancora Vinco. Sul tema, solo pochi mesi fa Davide Pedrotti, vice sindaco di Pescantina prima del commissariamento del Comune, aveva incontrato la stessa Anas e l’assessore regionale ai Lavori pubblici Elisa De Berti per tentare di risolvere il nodo viabilità nell’intersezione tra la tangenziale Ovest e la stessa Statale 12, che si trova a due passi dal famigerato incrocio con via Trento.

E proprio per quel punto era nata un’ipotesi, avanzata dal Comune, di realizzare una rotonda all’altezza proprio dell’incrocio. Lo stesso ex assessore, la scorsa estate, parlando dell’ipotesi della rotatoria, aveva ricordato, profeticamente, come «sembra quasi che ci debba scappare il morto prima di intervenire. Lo trovo assurdo».

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Emanuele Zanini

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