Assorti nell'ascolto. In silenzio per due ore filate. Curiosi, attenti. Centotrenta alunni delle scuole medie "Dante Alighieri" di Sant'Ambrogio di Valpolicella hanno ascoltato stamattina, 8 febbraio, la toccante testimonianza dell'esule istriana Anna Rismondo, 82 anni, socia veronese dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Instancabile, comunicativa e ironica, Rismondo ha incontrato gli studenti di tutte e sei le classi terze dell'istituto ambrosiano, nell'aula magna, e ha narrato loro la sua vita: nata a Rovigno, battezzata nel duomo della cittadina dell'Istria, fu costretta a lasciare tutto e arrivò a Verona nel 1947 - in una città distrutta dai bombardamenti - ad appena cinque anni.
"Se mi guardo indietro, la mia è stata una buona vita", racconta. "Ma sono e sarò per sempre un esule, l'unico titolo a cui tenga, che ho pagato caro e che mi porto dentro".
Tutt'orecchi i ragazzi in aula magna, divisi in due gruppi e accompagnati dagli insegnanti. Presenti tutto il tempo alla speciale lezione il consigliere comunale delegato all'istruzione, Luciano Tonel, e l'assessore Andrea Chiereghini. A scuola sono arrivati inoltre per un saluto il sindaco di Sant'Ambrogio di Valpolicella, Roberto Zorzi, e il presidente del comitato provinciale dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Marco D'Agostino.
L'iniziativa è stata promossa dal Comune e dall'Istituto comprensivo "Dante Alighieri" in vista del “Giorno del Ricordo”, la giornata commemorativa nazionale dedicata il 10 febbraio alla memoria delle vittime delle foibe e all’esodo dei nostri connazionali dall’Istria, dalla Dalmazia e da Fiume durante e dopo la Seconda guerra mondiale.
Proprio sabato mattina Anna Rismondo tornerà a Sant'Ambrogio per presenziare alle 11 alla cerimonia al cippo in piazzale Martiri delle foibe in memoria degli eccidi della popolazione italiana tra il 1943 e il 1947.