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Codice rosso

Perseguita una giovane mamma e per vendicarsi del rifiuto diffonde video hard: trentenne arrestato

di Stefano Nicoli
Un trentenne è finito in carcere dopo aver reso la vita impossibile ad una 25enne della Bassa e ai suoi familiari
Stalking Un 30enne ha minacciato e molestato per mesi una 25enne residente nella Bassa
Stalking Un 30enne ha minacciato e molestato per mesi una 25enne residente nella Bassa
Stalking Un 30enne ha minacciato e molestato per mesi una 25enne residente nella Bassa
Stalking Un 30enne ha minacciato e molestato per mesi una 25enne residente nella Bassa

Per mesi, prima di finire lo scorso fine settimana in carcere con le accuse di stalking e percosse, ha reso la vita impossibile ad una giovane mamma della Bassa con la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale a partire da dicembre 2021. Il tutto all’insaputa del convivente della 25enne (residente in un paese della Bassa che omettiamo a tutela della vittima ndr) al quale, probabilmente con l’intento di «vendicarsi» dopo essere stato scaricato, aveva inviato alcuni video hard realizzati nei momenti di intimità con la ragazza.

Relazione

La giovane, ad un certo punto, temendo per la sua incolumità e per quella del suo bimbo, aveva deciso di troncare quel rapporto «parallelo» trasformatosi col passare del tempo in un incubo che le toglieva il sonno. Complici anche i comportamenti da brividi dell’ennesimo protagonista di una brutta storia da codice rosso in cui molestie, minacce ed offese sono sfociate anche nella violenza fisica.

Ma F.R.G., un trentenne pregiudicato residente nel Villafranchese, in preda ad una gelosia morbosa degenerata nell’ossessione, non si è dato per vinto. E ha continuato ad importunare la giovane mamma che diceva di amare e che non si rassegnava a perdere, tempestandola di telefonate e continue pretese di incontri.

L’arresto

Quello che si definisce un amore malato, scandito, stando all’accusa, da una sequenza allarmante di episodi da brividi puniti dall’articolo 612 del codice penale, ha spinto lo scorso 17 aprile la 25enne, ormai terrorizzata ad uscire persino da casa, a rivolgersi ai carabinieri di Ronco all’Adige (competenti per territorio) per sporgere denuncia contro il 30enne.

Sono scattate così le indagini che, alla luce degli elementi raccolti dagli uomini del luogotenente Michele Riefoli, si sono tramutate in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di F.R.G. firmata dal gip del Tribunale di Verona Mara Cecilia Vitolla su richiesta del pm Maria Federica Ormanni. E per la giovane, che agli inizi del 2023 aveva cercato invano di troncare la relazione allontanando gradualmente il trentenne, è finito un inferno in cui sono stati trascinati, loro malgrado, il suo convivente, un amico, la suocera e persino il titolare di una pizzeria del suo paese.

Continue vessazioni

Nel corso della loro tumultuosa frequentazione, il trentenne - in base a quanto riportato nell’ordinanza - aveva raccontato alla giovane di essere stato in prigione per vari reati e di appartenere ad una famiglia legata alla criminalità organizzata. E che, perciò, se l’avesse lasciato gliela avrebbe fatta pagare.

In preda ad un forte senso di paura ed angoscia, temendo che potesse davvero accadere qualcosa di brutto a lei, al figlioletto e agli altri familiari, 15 mesi fa aveva cercato di chiudere la relazione limitando gli incontri e i contatti telefonici. Ma F.R.G. non si è rassegnato. Anzi, è diventato sempre più aggressivo e violento coprendo la ragazza con una sfilza di offese irripetibili, prospettandole di rendere nota ai suoi familiari quella storia clandestina e di diffondere i video «hot» registrati durante i loro incontri.

«Confessioni» hard

Le cose sono precipitate a partire dallo scorso 10 aprile quando il trentenne, di fronte ai ripetuti rifiuti della 25enne di proseguire la relazione malgrado le opprimenti insistenze dell’«innamorato», contattò la suocera della donna spiattellando il tradimento della nuora per poi recarsi a casa della ragazza e ripetere la «confessione» con il suo convivente al quale inviò contestualmente sul cellulare due video ritraenti la compagna in atti sessuali.

Un altro filmato erotico lo pubblicò in seguito sul suo status WhatsApp.

La furia del giovane sfociò la sera di quello stesso giorno nell’ennesimo repertorio di minacce ed insulti pesanti nel mezzo dei quali sferrò un calcio alla giovane mamma e le scagliò addosso il cellulare colpendola in fronte. Quindi le prese la mano e le fece toccare un oggetto che aveva sotto la maglietta asserendo che fosse una pistola.

Si arriva poi al 13 e al 14 aprile quando, in base all’accusa, F.R.G. inviò numerosi messaggi alla ragazza minacciandola di ritorsioni e di morte.

Intimidazioni estese poi a conoscenti della giovane allo scopo di costringere la donna ad incontrarlo.

A far tracimare il vaso l’episodio del 16 aprile quando si recò sotto l’abitazione della 25enne piombando con l’auto contro quella del convivente. E il giorno dopo scattò la denuncia che ha aperto allo stalker le porte del carcere.

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