Il Palio del Recioto e dell'Amarone di Negrar spegne 70 candeline e guarda al futuro tenendosi strette le sue radici e facendo il tifo per il riconoscimento Unesco a patrimonio immateriale dell'umanità della tecnica di appassimento delle uve, la cui candidatura è in corso.
L'edizione 2024 della festa popolare più sentita e partecipata a Negrar di Valpolicella, che ha il suo clou nei giorni pasquali, è stata presentata stamattina (21 marzo), in municipio, dal sindaco Roberto Grison, dall'assessore a turismo, cultura e promozione del territorio Camilla Coeli, dall'enologo responsabile dell'area tecnica del Consorzio tutela vini Valpolicella, Alberto Brunelli, e dal presidente della pro loco Negrar di Valpolicella Franco Antolini.
È la pro loco, infatti, che cura insieme al Comune l'organizzazione del Palio. «Per la settantesima edizione del Palio abbiamo l'obbligo di celebrarne storia e tradizione, ma senza dimenticarci di proiettarci nel futuro», afferma Grison. «In questo momento storico c'è bisogno di coinvolgere i cittadini nei valori della comunità, oltre che di mostrare ai visitatori e turisti quello che il nostro territorio può offrire».
Quest'anno la festa di piazza a Negrar, con le casette di legno di 18 cantine della Valpolicella Classica, gli assaggi dei loro vini rossi e gli abbinamenti con i cibi proposti negli stand gastronomici, si terrà da sabato 30 marzo a lunedì primo aprile. Con una novità: il servizio di bus navetta gratuito, domenica e lunedì pomeriggio, dai campi sportivi di Arbizzano-Santa Maria all'area della festa a Negrar centro.
Il Palio del Recioto e dell'Amarone 2024 sarà inaugurato sabato 30 marzo, alle 17, con gli interventi delle autorità e la partecipazione dei sindaci della Valpolicella. A seguire, esibizione musicale del Corpo bandistico comunale di Negrar di Valpolicella. Come da tradizione, infine, il lunedì di Pasquetta alle 18 sarà proclamato il Recioto vincitore del concorso enologico abbinato al Palio, seguito dal Consorzio tutela vini Valpolicella.