<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
il gruppo di pedemonte

Un quintale e mezzo di abitini a uncinetto, Mani di Mamma veste i bimbi prematuri: «Una coccola che allevia la sofferenza»

Il gruppo lavora a maglia con i ferri per i piccoli che occupano 90 termoculle. Un toccasana per i neogenitori
Lavorano ai ferri completini per i bimbi assistiti nelle 90 culle termiche dei 10 reparti di Verona e Vicenza (foto Pecora)
Lavorano ai ferri completini per i bimbi assistiti nelle 90 culle termiche dei 10 reparti di Verona e Vicenza (foto Pecora)
Mani di mamma, abitini in lana per i prematuri (Pecora)

Lo sferruzzare intenso viene coperto dall’allegro chiacchiericcio; i fili dei gomitoli colorati si dipanano insieme ai discorsi. Ogni mercoledì mattina, a Pedemonte, di fronte alla chiesa, il bar «Come a Casa» è luogo di ritrovo fisso per le volontarie di Mani di Mamma: l’associazione di volontariato che valorizza la preziosa, e sempre più rara, abilità di lavorare a maglia per la preparazione di corredini nascita destinati ai bimbi prematuri.

Quartier generale

Mani di Mamma ha diffusione nazionale, con quartier generale a Reggio Emilia. L’area di Verona e Vicenza è coperta da un unico manipolo: una trentina di appassionate e instancabili «sferruzzatrici», da ogni angolo delle due province. Sono mamme, sì, ma anche nonne o semplici «aderenti alla causa». Si occupano di creare, gratuitamente, minuscoli berrettini, golfini, calzini e copertine in pura lana merinos per le decine di nuovi nati che, ogni anno, vengono al mondo con eccessivo anticipo. E sono costretti a trascorrere lunghi periodi di ricovero, con in fianco i loro preoccupati genitori.

Novanta culle termiche suddivise in dieci ospedali tra Borgo Trento, Negrar, Villafranca, Legnago, San Bonifacio, Peschiera, Vicenza, Arzignano, Schio, Bassano, sono sempre occupate.

Per vestire tutti i piccoli pazienti, le magliaie con mani e cuore d’oro lavorano senza sosta, ferro dopo ferro, punto dopo punto.

Un quintale di abitini

Nel 2023 hanno utilizzato 3.302 gomitoli, trasformandoli in oltre un quintale e mezzo di morbidi abitini. I capi, una volta finiti e sterilizzati, vengono sigillati in buste ermetiche e spediti ai vari ospedali, in modo che questi non si trovino mai a corto del necessario da donare alle famiglie.

Perché in pura lana? I tessuti artificiali sono banditi: le culle sono cariche d’ossigeno e una pur minuscola scintilla emanata dai sintetici rischierebbe di innescare un drammatico incendio.

La volontaria Marta Feriani, di Borgo Milano, vice ambasciatrice del gruppo locale dell’associazione, è mamma di un ragazzo che è stato uno di quei piccolissimi neonati.

Mani di mamma e abitini a uncinetto (Costantino)

Coccole per i genitori in ansia

E racconta: «Quando il proprio bambino nasce così tanto prima del tempo, in modo imprevisto, si viene catapultati in una realtà cui non si era preparati. Una dura realtà, fatta di tubicini che percorrono il corpo di nostro figlio, di ossigenoterapia, di controlli sanitari, di giornate infinite a fissare con angoscia la culla termica».

«Si vive immersi nell’ansia. In questa situazione, immobilizzati in ospedale», prosegue, «è difficile perfino procurarsi il necessario per il proprio piccolo e per sé. Ricevere in regalo un bel corredino colorato, di taglia “prematuro”, è una coccola che allevia la sofferenza e illumina l’evento della nascita con la giusta gioia».

Susanna Galvani, di Avesa, ambasciatrice, ricorda con commozione una mamma che «alle dimissioni del proprio neonato, ci donò duecento gomitoli in segno di gratitudine; regalo che continua a farci a ogni compleanno del suo bambino».

Il materiale, appunto, arriva dalle donazioni e anche dalla vendita a scopo benefico di bomboniere, portachiavi e altre piccole creazioni, rigorosamente in lana. «Ci ritroviamo a sferruzzare nei bar per essere visibili e reperire nuove “mani” che ci possano aiutare», continua Susanna: ogni mercoledì a Pedemonte e il venerdì al caffè dell’Esselunga di corso Milano, sempre la mattina dalle 10 alle 12; e il martedì pomeriggio a Caselle.

Ulteriori informazioni si possono trovare anche sul sito internet www.manimamma.it e sulle pagine Facebook e Instagram dell’associazione.

Lorenza Costantino

Suggerimenti