<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Le etichette per i vini disegnate dai ragazzi

La scuola nel vigneto  Da sx.Renzo Bighignoli, Angela Longo, Roberto Grison e Manuela Menon con le etichette
La scuola nel vigneto Da sx.Renzo Bighignoli, Angela Longo, Roberto Grison e Manuela Menon con le etichette
La scuola nel vigneto  Da sx.Renzo Bighignoli, Angela Longo, Roberto Grison e Manuela Menon con le etichette
La scuola nel vigneto Da sx.Renzo Bighignoli, Angela Longo, Roberto Grison e Manuela Menon con le etichette

Streghe, maghi e creature leggendarie come il «Bisso Galeto», animale fantastico con testa e corpo di gallo, spine e coda di serpente. Ce n’è quanto basta, in fiabe e racconti popolari del territorio, a ispirare un centinaio di studenti delle scuole medie di Negrar di Valpolicella che hanno partecipato al progetto didattico sociale «La Scuola nel vigneto». È ideato e organizzato da Cantina Valpolicella Negrar, in collaborazione con la scuola a negrarese dell’Ic Salgari e con il sostegno di Valpolicella Benaco Banca. I quattro vincitori Sono quattro i lavori artistici di gruppo che hanno vinto la nona edizione e diventeranno etichette per i vini della Valpolicella, a marchio Domini Veneti, con finalità sociali: la Terza A ha vinto con «El Bisso Galeto», la Terza B con «Il misterioso Curarece», la Terza C con «Una serata paurosa» e la Terza D con «Tommaso e la leggenda del Bisso Galeto». «Per arrivare al prodotto finale», dice la docente di arte e immagine e referente del progetto Manuela Menon, «allievi e allieve hanno seguito un approccio interdisciplinare, intervistato parenti e amici su leggende locali, raccolto immagini». La finalità sociale collegata sarà un finanziamento alla scuola di 4.500 euro, sostenuto dalla Cantina e da Valpolicella Benaco Banca, «per l’acquisto di strumenti tecnologici utili alla formazione e sperimentazione degli studenti», rivela il referente per la Cantina, Michele Battistoni. La cifra arriverà dal ricavato della vendita di 1.200 bottiglie con le etichette del concorso e il testo delle storie vincitrici legato al pendaglio. La giornata di festa I quattro lavori sono stati premiati il 25 maggio con tanto di discorsi, musica e applausi da parte di autorità, insegnanti e genitori, in una sala convegni gremita nella sede della cooperativa. A parlare e stringere le mani dei giovani vincitori e congratularsi con loro per l’impegno c’erano il presidente di Cantina Valpolicella Negrar Renzo Bighignoli, il sindaco di Negrar Roberto Grison, con le assessore alla Cultura Camilla Coeli e all’Istruzione Franca Righetti, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Negrar, Angela Longo. Inoltre, presenti un consigliere di Valpolicella Benaco Banca, un rappresentante di Grafical, stamperia di Marano dove gli studenti sono stati in visita, e il dirigente scolastico Francesco Rossignoli alla guida dell’Istituto superiore Stefani-Bentegodi, dove hanno seguito un laboratorio di chimica e biologia. La premiazione è stata intervallata dalla proiezione di video elaborati dai ragazzi e da momenti musicali a cura dell’Orchestra IC Negrar diretta dal maestro Andrea Stefanoni. Le nuove generazioni «Il progetto è ripartito dopo la pandemia a conferma di quanto Cantina Valpolicella Negrar», spiega il presidente Bighignoli, «punti sulla formazione delle nuove generazioni». Nell’anno del novantesimo anniversario della cooperativa vinicola, inoltre, è stata rinnovata la formula: al posto dei lavori individuali o di coppia, vengono premiati quelli di gruppo «perché crediamo che lo spirito di collaborazione sia determinante per la crescita della persona, e soprattutto di questi giovani valpolicellesi», conclude. Grata dell’iniziativa la dirigente scolastica Longo: «Ringrazio quanti sostengono questa attività dal forte valore sociale e culturale per la scuola e la comunità», conclude. «Si tratta di un percorso di conoscenza ed educazione al territorio».•.

Camilla Madinelli

Suggerimenti