Cinquant'anni più due. Li ha festeggiati oggi il coro La Chiusa di Volargne: fondato nella frazione di Dolcè nel 1971, ha compiuto il mezzo secolo nel 2021 ma causa pandemia ha spostato di un paio d'anni i festeggiamenti. Così da poter meglio condividere tra coristi, familiari, comunità e simpatizzanti un traguardo notevole per storia, repertorio, tradizioni, passione per canto e musica.
La condivisione è da sempre, infatti, una delle cifre del coro La Chiusa. E così stamattina a Volargne i coristi guidati dal maestro Enzo Giaretta (dal 1986, pure lui una conduzione da record), hanno prima animato la messa nella chiesa parrocchiale con le loro esecuzioni corali e infine inaugurato un monumento composto da quattro steli di pietra e marmo nella piazza adiacente. Quattro opere realizzate dallo scultore ambrosiano Matteo Cavaioni, che testimoniano la nascita del coro nel 1971 con il suo stemma, l'amore per la musica e il canto, le attività promosse nei decenni come la statua del Cristo dello scultore Giuseppe Cinetto donata alla chiesetta di Santa Rosa al rifugio Telegrafo sul monte Baldo, il cuore grande e la poesia sopraffina del fondatore Bepi Sartori, medico e poeta, morto nel 2022.
Emozionati i coristi, per i quali hanno parlato il novantaduenne Francesco Simeoni di Volargne veterano del gruppo, il trentenne Sebastiano Zanga di Brentino nel coro da quando aveva 20 anni, Cesarina Formenti segretaria e prima donna a entrare nella formazione nata maschile e passata a voci miste solo dal 2012. «Sono stati anni bellissimi, anche duri talvolta, ma rifarei tutto daccapo», dichiara Simeoni.
Molto partecipata la cerimonia inaugurale, dalla popolazione, dalle autorità e da tanti amici del coro, condita da interventi intrisi di gioia, commozione e sincerità guidati da Filiberto Semenzin in qualità di presentatore. C'erano i sindaci di Dolcè e Sant'Ambrogio di Valpolicella, Massimiliano Adamoli e Roberto Zorzi, amministratori locali, il parroco don Damiano Zanconato e il cappellano delle chiesette alpine don Flavio Gelmetti, il comandante dei carabinieri di Peri Giangiulio Mariotti. «Non possiamo che ringraziare il coro La Chiusa, che ha scandito la vita dei nostri paesi, li ha uniti e si è fatto tramite anche di tante iniziative benefiche e servizi alle comunità», affermano i sindaci Adamoli e Zorzi. A rendere ancora più solenne e partecipata anche la banda comunale di Dolcè. Numerose le associazioni locali presenti alla festa di compleanno del coro La Chiusa, come la pro loco di Volargne, La Cavalara, la Fondazione Valentini, il gruppo Alpini, El Casteleto.