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San Pietro in Cariano

Francesco, dalla Valpolicella alla Malesia cucinando gli gnocchi di mamma Maria Rosa

La passione fin da bambino. Lo chef Fedrighi a 20 anni è partito: esperienza in America e il successo a Kuala Lumpur
Lo chef Francesco Fedrighi con la moglie Hani Madu, star della tv malese
Lo chef Francesco Fedrighi con la moglie Hani Madu, star della tv malese
Lo chef Francesco Fedrighi con la moglie Hani Madu, star della tv malese
Lo chef Francesco Fedrighi con la moglie Hani Madu, star della tv malese

Dalla Valpolicella alla Malesia, passando dagli Stati Uniti. Sempre inseguendo la sua passione: l’alta cucina, da quella italiana ed europea fino all’internazionale. Francesco Fedrighi, 37 anni, infanzia nella piccola frazione di Bure, studi veronesi e prime esperienze nei ristoranti «Il Desco» in città e all’hotel «Bauer» a Venezia, oggi può dire di essersi costruito una vita lavorativa e familiare che non lascerebbe più. Lo ha fatto in Malesia, nella capitale Kuala Lumpur.

Qui Fedrighi è infatti capo chef al ristorante Horizon Grill, al cinquantanovesimo piano dell’hotel di lusso Banyan Tree. Nella sua cucina la brigata è composta da una quarantina di cuochi. «Si lavora sodo, per la soddisfazione di clienti che amano spendere per mangiare bene, in stile europeo, ma si vive anche tra i comfort di una metropoli con tanto verde, attrazioni e spazi a misura di famiglie».

Il giovane valpolicellese, infatti, a Kuala Lampur ha trovato anche l’amore, si chiama Hani Madu ed è un volto molto noto della televisione in campo musicale e dell’intrattenimento. I due hanno messo al mondo una bimba che oggi ha 17 mesi.

«Hani è venuta a cena al ristorante», racconta Fedrighi che di fatto ha preso per la gola la ragazza, tra una prelibatezza e una chiacchiera. Per altro, i due, entrambi di successo, sono super fotografati in Malesia e presi a modello di coppia glamour in un Paese in continua evoluzione.

 

L’Italia e il futuro

Nessuna nostalgia di casa? Nessuna intenzione di tornare in Italia? «La mia vita ormai è qui, dove si può crescere nella professione e trovare opportunità anche per un tempo libero di qualità. Kuala Lumpur, e in generale la Malesia, offre tanto quanto Singapore ma con un costo della vita più basso. Inoltre», prosegue lo chef, «è un mix di musulmani, cinesi e indiani che convivono pacificamente. La cucina locale è molto influenzata da questo insieme di culture e la popolazione locale è socievole e aperta».

In Valpolicella, Fedrighi torna solo per fare visita ai genitori, Maria Rosa e Antonio, alla sorella maggiore Mariangela e ai suoi nipoti. L’ultimo viaggio è stato questa estate, dopo due anni e oltre di spostamenti aerei bloccati o difficili, a causa del Covid. Con Hani si è concesso di fare il turista a Verona, poi si sono regalati un soggiorno tra le Dolomiti, in Alto Adige. «L’Italia è un Paese meraviglioso, per le vacanze», sostiene il cuoco di Bure. «Ho trovato molto cambiata anche la Valpolicella, rispetto a quando l’ho lasciata, più sviluppata sul fronte enoturistico e delle strutture ricettive di accoglienza».

Chissà come gli sarà sembrato un mondo piccolo, però, per uno che ha iniziato a viaggiare per lavoro quando era poco più che ventenne e ha collezionato esperienze internazionali. Una su tutte, quella in California, a Beverly Hills, nella città di Los Angeles: qui ha lavorato per due stagioni come chef privato di una ricchissima coppia che possedeva la collezione più grande al mondo di Bugatti: la passione per le auto storiche era tanta quanto quella per la cucina italiana. Dal 2017 Fedrighi è approdato nel Sud est asiatico, dopo aver scartato alcune offerte dalla Cina. «Non facevano al caso mio, imponevano troppe condizioni», spiega. Ma è comunque in Asia, che il cuoco immagina il suo futuro: «È un continente affascinante».

 

In cucina con mamma Maria Rosa

Insomma, ne è passato di tempo da quando, da bambino, si divertiva con piatti, pentole e utensili da cucina insieme a mamma Maria Rosa. «Gli piaceva impastare, mi aiutava a preparare gli gnocchi e adorava fare la polenta», racconta lei. «Trascorreva ore in cucina». Un destino segnato, insomma. A 14 anni la scelta naturale è stata la scuola professionale triennale in ristorazione dagli Stimmatini a Verona. Da dove ha spiccato il volo. Un suo maestro? «Lo chef Giovanni Ciresa», risponde. «Al Bauer, da lui, ho imparato che in questo lavoro non conta solo saper cucinare bene, ma che serve organizzazione, coordinamento, attenzione su tutto». Nemmeno a dirlo, il «suo» Horizon Grill è super premiato e si è appena aggiudicato, per la stagione 2023-24, il premio come ristorante che offre la migliore cucina europea.

Una cucina che propone, tra le altre, pasta fresca tutti i giorni e le migliori carni del mondo. «Qui in Asia amano la carne giapponese e ne proponiamo una gran varietà, ma ne abbiamo anche da Spagna, Argentina e Australia», spiega Fedrighi. Lo chef conosce a menadito tutte le cotture, naturalmente, contando sulle migliori attrezzature, e i segreti delle preparazioni: spesso utilizza un sottile rivestimento in oro. «Molto costoso ma richiestissimo», assicura lo chef. Poi ci sono i menu a tema e gli eventi ai quali viene chiamato, come per i marchi dell’alta moda, Chanel in primis. Ma è dall’Italia che il cuoco si fa arrivare il tartufo e dalla Valpolicella una eccellenza: l’Amarone. Quanto basta, per lui, per sentirsi a casa.

Camilla Madinelli

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