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Pescantina

Aquardens cambia pelle: maxi sauna e hotel di lusso

Entro fine anno l’acquisizione del complesso termale con novità, tra cui spazi per eventi. Investimenti per decine di milioni
Nella sauna Elia Beghini e Francesco Sava, campioni mondiali di Master Freestyle Aufguss in una foto del 2023
Nella sauna Elia Beghini e Francesco Sava, campioni mondiali di Master Freestyle Aufguss in una foto del 2023
Nella sauna Elia Beghini e Francesco Sava, campioni mondiali di Master Freestyle Aufguss in una foto del 2023
Nella sauna Elia Beghini e Francesco Sava, campioni mondiali di Master Freestyle Aufguss in una foto del 2023

Grandi manovre in corso ad Aquardens, il complesso termale di Pescantina. Si susseguono, infatti, le indiscrezioni, confermate da alcuni fatti concreti, circa una trattativa in corso per l’acquisizione da parte di un fondo di private equity italiano (si tratterebbe di Alto Partners Sgr) di una rilevante fetta della società ora di proprietà di circa una cinquantina di soci.

La trattativa sarebbe però a una fase embrionale e strettamente riservata tanto che la proprietà non rilascia alcuna dichiarazione ufficiale in merito. Anche su una serie di grossi investimenti le bocche degli azionisti sono cucite, ma le avvisaglie sono evidenti. 

Maxi sauna-teatro

È, infatti, già partito il cantiere per la realizzazione di una maxi sauna-teatro da 250 posti, opera innovativa che potrebbe vedere la luce e il taglio del nastro - con una cerimonia in pompa magna - entro la fine dell’anno.

Si tratterebbe di una grossa novità non solo a livello locale, ma diventerebbe la sauna più grande mai costruita in Europa. E non sarebbe, appunto, una semplice sauna bensì un luogo adatto anche agli spettacoli. Già da tempo, nell’ampia struttura da 150 posti, Aquardens ospita i campionati di Aufguss: il nuovo impianto andrebbe quindi a investire in tale particolare ambito, ma sarebbe aperta anche ad altre attrazioni ed eventi.

Hotel di lusso

Infine, l’ultima indiscrezione che circola  è forse la più «succulenta» da un punto di vista economico. Si tratterebbe di un grosso investimento nel settore dell’accoglienza. 

La società sarebbe infatti intenzionata a realizzare un hotel (almeno un 4 stelle) dove poter accogliere ospiti delle terme provenienti da altre città e dall’estero, in linea con la tendenza del settore degli ultimi anni.  Anche qui però il riserbo è massimo:  da quel che si comprende, però, la società avrebbe già iniziato le pratiche per la realizzazione della struttura, che comporterebbe un investimento di qualche decina di milione di euro. 

Il tutto, probabilmente, in attesa della conclusione delle trattative per la cessione. L’estate potrebbe portare qualche certezza.

Giorgia Cozzolino

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