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Dolcè

Aiutò profughi ebrei e perseguitati politici a fuggire: una pietra d'inciampo per Tullo Centurioni

Deportato nel 1944 al campo di sterminio di Mauthausen, fu dichiarato disperso e non fece più ritorno a casa
La pietra d'inciampo per Tullo Centurioni
La pietra d'inciampo per Tullo Centurioni
Pietre d’inciampo a Dolcè (Madinelli)

Una pietra d'inciampo per Tullo Centurioni, il finanziere di Dolcè Medaglia d'oro al merito civile che tra il 1943 e 1944 si prodigò in favore dei profughi ebrei e dei perseguitati politici, aiutandoli a fuggire e finendo arrestato dai tedeschi. Deportato nel 1944 al campo di sterminio di Mauthausen, fu dichiarato disperso e non fece più ritorno a casa.

La pietra d'inciampo in memoria di Centurioni, del suo sacrificio ed esempio, è stata posizionata stamattina, 25 gennaio, a Dolcè in via Trento davanti alla casa in cui il finanziere era nato e cresciuto insieme a tre fratelli e ai genitori Giuseppe e Olivia Marcotto. Commossi i nipoti Ivano e Mario Centurioni, 84 e 83 anni: figli del fratello Attilio, avevano appena quattro e cinque anni quando videro lo zio per l'ultima volta.

"Ma la nonna piangeva tutte le notti, la sentivo sempre, dopo la scomparsa del figlio", ha ricordato Ivano con la voce incrinata durante la cerimonia di posa. L'iniziativa è stata voluta dall'amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Massimiliano Adamoli e dall'assessore a cultura e istruzione Silvana Marconi, insieme al Comitato pietre d'inciampo di Verona, progetto a cui aderiscono molte associazioni, gruppi e tutte le sigle sindacali. Anche due classi prime delle scuole medie di Peri hanno partecipato al momento commemorativo, promosso vicino alla Giornata della Memoria che ricorre sabato 27 gennaio.

Presenti inoltre il consigliere comunale delegato all'istruzione di Sant'Ambrogio di Valpolicella, Luciano Tonel, rappresentanti della stazione dei carabinieri di Peri e della polizia locale. L'anno scorso, a Peri, per il medesimo progetto dedicato alla memoria sono state posate altre due pietre d'inciampo in ricordo di Emilio Marcotto e Narciso Veronesi, anche in questo caso vicino alle loro abitazioni. 

Camilla Madinelli

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