Sono stati gli zoccoli dei capi di bestiame diretti all’alpeggio a inaugurare la Via del pascolo: il sentiero delle «Gosse», simbolo della transumanza, che dai tempi antichi collega il territorio di Selva di Progno alla località Parparo di Roverè. E, da lì, apre ai pascoli dell’alta Lessinia. Il taglio del nastro Il taglio del nastro è stato a Giazza, in piazza don Domenico Mercante, a suggellare la sinergia tra varie realtà che ha reso possibile la sistemazione del percorso: Regione e Veneto Agricoltura, Parco della Lessinia, i Comuni di Selva di Progno e Roverè, Pro loco. Dal 2019 la transumanza «è inserita dall’Unesco come Patrimonio culturale immateriale ed è oggetto di tutela anche da parte della Regione», dice il consigliere del Parco e sindaco di Selva, Marco Antonio Cappelletti. «Entrambi hanno riconosciuto», spiega, «l’importanza culturale e ambientale di questa pratica secolare che ha modellato le relazioni fra le comunità montane, gli animali e i sistemi ambientali». Messa in sicurezza La messa in sicurezza del percorso «dimostra la vicinanza del Parco agli allevatori, veri custodi del territorio», sottolinea la consigliera dell’ente, con delega alle malghe, Silvia Marcazzan, con il vicepresidente Massimo Sauro. «La Lessinia è una montagna viva», rimarca il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, ricordando il legame che unisce natura e uomo attraverso l’allevamento. Presenti anche la consigliera della Provincia Federica Losi, l’assessore di Roverè Dennis Pazzocco, Luciano Pozzerle dell’Associazione allevatori del Veneto, Vito Massalongo del Curatorium Cimbricum Veronense e rappresentanze dei Trombini di San Bortolo, Carabinieri forestali e Carabinieri della Stazione di Badia Calavena. Gli interventi Sono iniziati nel 2022 e proseguiranno fino ad ottobre. Sono stati interrotti solo per il passaggio delle mandrie verso le malghe. Come ha fatto la famiglia Dal Bosco Eibaner, transitata dalla piazza per imboccare il sentiero. All’alba si è avviato Modesto Gugole, che accompagna la sua mandria da decenni. Altri seguiranno: Martino e Danilo Roncari da contrada Tebaldi di Campofontana verso malga Gaibana di Bosco Chiesanuova, Lino e Giuliano Roncari di Selva in direzione di malga Coe di Ala, Graziano ed Ettore Gugole in cammino verso i Folignani. Il sentiero offre scorci suggestivi pure agli escursionisti: bisogna essere allenati perché si passa da quota 800 di Giazza ai circa 1.400 di Parparo. A loro disposizione, oltre alle mappe, vi sono tabelle posizionate dal Parco, con informazioni sulle caratteristiche del paesaggio, del pascolo, della foresta attraversata dalla via e dei musei nei dintorni.•.