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SELVA DI PROGNO

Tornano le lezioni di cimbro per tener viva la lingua madre

Ci saranno anche due giovani di Bolca e Campofontana che sanno già scrivere e dialogare e assisteranno l'insegnante
Tre giovani parlanti il cimbro con l'insegnante Stringher, l'assessore Peloso, Marino e Renzo Dal Bosco
Tre giovani parlanti il cimbro con l'insegnante Stringher, l'assessore Peloso, Marino e Renzo Dal Bosco
Tre giovani parlanti il cimbro con l'insegnante Stringher, l'assessore Peloso, Marino e Renzo Dal Bosco
Tre giovani parlanti il cimbro con l'insegnante Stringher, l'assessore Peloso, Marino e Renzo Dal Bosco

Ci sono già una cinquantina di iscritti al primo corso di lingua cimbra che lo Sportello linguistico cimbro del Comune di Selva di Progno, finanziato con i fondi della legge 482/99, organizza in collaborazione con l'associazione culturale De Tzimbar 'un Ljetzan, il Comune di Selva di Progno e il Curatorium Cimbricum Veronense.
È proposto gratuitamente da lunedì 23 marzo e per una decina di incontri di un'ora ciascuno, con cadenza settimanale, al Centro di educazione ambientale adiacente al municipio e con inizio alle 20.30.
«Bar lirnan tauç» (Noi impariamo il cimbro) si propone di insegnare e mantenere viva la parlata di Giazza tra le nuove generazioni «perché mantenere viva la lingua significa sostenere la cultura ad essa legata con il suo patrimonio di usi, costumi, credenze e tradizioni, esordisce Antonia Stringher, appassionata studiosa della realtà e della cultura cimbra, e che sarà coadiuvata nell'insegnamento da madrelingua di Giazza che l'affiancheranno nelle lezioni.
Ma la sorpresa più grande e di cui la stessa Stringher va orgogliosa, sarà la presenza di due giovanissimi parlanti cimbro Damiano Presa di Bolca e Roberto Roncari di Campofontana. Presa, 19 anni, ha avviato il gruppo Facebook «Taucias gareida» e ha cominciato da autodidatta lo studio del cimbro fin dalla scuola media, partendo dal fascino delle leggende e tradizioni nordiche che ha confrontato con quelle cimbre, riscontrando delle affinità.
I dialoghi con i parlanti cimbro Marino e Renzo Dal Bosco hanno affinato il suo vocabolario e oggi può parlare e scrivere correntemente. Roncari, 22 anni, si è sempre interessato alle tematiche del cimbro ed è stato coinvolto nell'avventura da Damiano, appassionandosi particolarmente.
Stringher sarà l'insegnante titolata e loro due l'affiancheranno curando la presentazione della lezione in Power Point.
Di ogni incontro è stata elaborata una dispensa su un argomento monotematico riguardante i saluti, la famiglia, il territorio, l'abbigliamento, il corpo, i lavori, il cibo, il tempo, gli animali, le piante, seguito da uno frasario cimbro-italiano e una scheda dedicata alla grammatica e a semplici esercizi per lo studio individuale.
«Ci sarà uno spazio importante destinato alla conversazione con i parlanti cimbro che hanno già dato la loro disponibilità a partecipare alle serate: Daniele Dal Bosco, Lino e Piero Dal Bosco Eibaner, Adriano e Cesare Dal Bosco, Rino Lucchi.
«Da loro verrà un saggio della parlata attraverso racconti personali, storie della tradizione, poesie. Il tutto sarà presentato informa chiara», assicura l'insegnante, «semplice, adatta a qualsiasi età e tipo di scolarizzazione».
«Non è il primo corso in assoluto di lingua cimbra, ma è indubbiamente il più innovativo», sottolinea la vicesindaco di Selva di Progno Elisabetta Peloso, «grazie alla straordinaria collaborazione di giovani, le dispense nuove e originali. Sono iniziative che hanno senso ed efficacia nelle loro finalità se partono dal basso, da chi è detentore di questa cultura.
«È un omaggio a quanti si sono spesi per la salvaguardia del cimbro e nel loro ricordo lo Sportello si adopera a continuarne la missione, grazie a progetti che Selva presenta come Comune capofila assieme agli altri Comuni dell'Alta Lessinia.
«Anche l'apertura della biblioteca intitolata a Carlo Nordera va in questa direzione», conclude la vicesindaco, citando l'opera dei volontari Simone e Paola Nordera, Adriana Rezzele, Anita Furlani e Antonia Stringher che ogni sabato dalle 9 alle 12 sono presenti e assicurano la possibilità di aprire il centro.

Vittorio Zambaldo

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