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Grezzana

Barbiere travolto davanti all'ex bottega, Stallavena in lutto per Santo

L’86enne Santo Zullo stava raggiungendo il bar di fronte a casa come ogni mattina, inutile la corsa all’ospedale
La vittima, Santo Zullo, e il luogo della tragedia
La vittima, Santo Zullo, e il luogo della tragedia
La vittima, Santo Zullo, e il luogo della tragedia
La vittima, Santo Zullo, e il luogo della tragedia

L’ex figaro di Stallavena, così era da sempre soprannominato, Santo Zullo, 86 anni, è morto ieri (17 novembre) al Polo Confortini di Verona, dopo essere stato travolto di primo mattino, davanti all’ex bottega all’altezza delle strisce pedonali in via Tubaldini, al civico 4, da un autocarro per il trasporto del materiale edile che proveniva dal capoluogo.

C’era il sole, non la nebbia. I primi rilievi sono stati eseguiti da una pattuglia della polizia stradale. Il conducente si è fermato, i soccorsi sono stati chiamati immediatamente, ma l’anziano signore, che stava raggiungendo il bar di fronte a casa per bere il solito caffè, ha riportato ferite troppo gravi, il decesso è avvenuto in ospedale alle 10 del mattino.

L’uomo, nel negozio sotto casa in cui aveva cominciato a lavorare appena ragazzino, aveva tagliato barbe e capelli a generazioni di compaesani. Sul luogo dell’incidente è rimasto il manico del bastone, spezzato dall’urto, che l’ex barbiere usava per spostarsi più agevolmente.

La testimonianza

«Stavo rifornendo di carburante l’auto di un cliente, quando, all’improvviso, sono stato scosso da un gran botto», racconta Flavio Piccoli, il benzinaio che, subito ripresosi, visto il vicino disteso sull’asfalto, ha bloccato il traffico, mentre altri allertavano i soccorritori.

Sul luogo dell’incidente sono giunti l’elicottero di Verona Emergenza e l’ambulanza. È quest’ultima che, dopo le prime cure prestate dai sanitari, ha trasportato il ferito all’ospedale, ma in gravi condizioni. Ai bordi della carreggiata sono rimaste le tracce dell’investimento.

Lutti in famiglia

Quattro anni fa, Zullo aveva sepolto la moglie, Rosanna; un anno fa, la figlia, Stefania. Quelle tragedie l’avevano provato, ma non abbattuto. Tanto che il signor Santo era ancora autonomo, sebbene non si recasse più in farmacia a comprare i medicinali, dal momento che a quello provvedeva l’altra figlia, Mariangela, che il prossimo fine settimana avrebbe accompagnato il papà nella propria abitazione, in località Volpare, sulle colline di Grezzana. Le valigie erano già state riempite d’indumenti.

L’anziano, in ogni caso autosufficiente, avrebbe trascorso, per precauzione, almeno l’inverno dalla figlia. L’estate, invece, l’aveva passata a Stallavena. Così, da un po’, padre e figlia si erano organizzati.

Il ricordo

Quella bottega era la televisione e la radio di Stallavena. Era l’immancabile ritrovo di ogni giovanotto e adulto», ricorda il sindaco Arturo Alberti, «ci andava la mia famiglia. Era a qualche minuto da Lugo, dove, all’epoca, vivevamo».

Una volta ritiratosi dal lavoro, Zullo era rimasto lì a Stallavena. Si recava in quel bar sempre con un amico. Il giorno prima della disgrazia, i due si erano incontrati brevemente. L’indomani non avrebbero scambiato le quattro chiacchiere quotidiane ai tavolini del locale, sfogliando il giornale, perché l’amico era ancora convalescente.

L’ex figaro, ciò nonostante, non avrebbe mai rinunciato alla propria tazzina. Così, ha cominciato ad attraversare la strada, finché non ha incrociato, sui propri passi, l’automezzo.

I rintocchi delle campane

Quando, nella tarda mattinata, le campane della vicina chiesa hanno suonato a lutto, dopo che i parenti dell’ex barbiere avevano confermato il decesso direttamente all’incaricata del parroco, l’intera Stallavena ha capito che forbici, rasoi, pettini e saponi, sarebbero stati soltanto un bel ricordo. E dire che Zullo, soltanto ad 83 anni, assicura la figlia Mariangela, aveva abbassato definitivamente le serrande.

«Era, semplicemente, un brav’uomo», testimoniano le persone che lo conoscevano bene, soprattutto chi l’aiutava a sbrigare le faccende domestiche di tutti i giorni, «era Santo di nome e di fatto».

 

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È morto in ospedale Santo Zullo, 86 anni, l'ex barbiere di Stallavena, a Grezzana, dopo essere stato travolto questa mattina da un autocarro proveniente dal capoluogo, mentre attraversava la strada davanti a casa all'altezza delle strisce pedonali in via Tubaldini, per bere il solito caffè nel bar di fronte.

Era il "figaro" di Stallavena, che aveva tagliato barba e capelli a generazioni di compaesani.
 

Stefano Caniato

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