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Visitabile fino a domani

Sessantotto artisti riuniti da Molinarolo, in mostra a Velo Veronese

Rinaldo Bottegal (a sinistra) e Renato Molinarolo
Rinaldo Bottegal (a sinistra) e Renato Molinarolo
Molinarolo, mostra collettiva a Velo Veronese

Riunire e presentare le opere di 68 pittori che hanno contribuito a segnare il fervore culturale nella città di Verona e oltre nel secondo Novecento. Ha dell’eccezionale l’esposizione collettiva «Tutti qui di nuovo insieme» visitabile fino a domani, 28 agosto, a Velo Veronese. Grazie al sostegno del Comune ha trovato sede presso la Sala delle esposizioni in via Cappelletta, con orario di visita 10-13 e 15-21.

È un omaggio, senza alcuna nostalgia, quello che l’artista e architetto Renato Molinarolo ha riunito in una collezione di opere pittoriche realizzate da amici e conoscenti. «Unitamente a quelle di coloro che, non più tra noi, hanno lasciato il segno indelebile della loro poesia del colore fissata sulle tele, spiega Molinarolo, affiancato da Rinaldo Bottegal.

Si tratta Giuseppe Agnoli, Luciano Albertint, Davide Antolini, Federico Bellomi, Massimiliano Bertolazzi, Rinaldo Bottegal, Franco Braggio, Franco Brescianini, Lino Brunelli, Gigi Busato, Carlo Caporal, Bruno Casati, Adriano Cassini, Paolo Cervato, Franco Chiarani, Gilberto Colzato, Nini Consolaro, Giovanni Craglietto, Mario Dalla Fini, fra Ignazio Damini, Eugenio Degani, Gigi Donà, Andrea Ederle, Athos Fac-cincani, Pietro Fantini, Romano Feltrin, Albino Guerra, Ulderico Marotto, Adolfo Mattielli, Giovanni Meloni, Dino Mena-to, Francesco Menegazzi, Mario Mion, Renato Molinarolo, Umberto Levi, Lodovico Morando, Cirillo Murer, Sigerio Nannucci, Brun Napoleone, Claudio Oliboni, Elio Ongaro, Franco Patuzzi, Valerio Perazzetta, Sergio Piccoli, Renzo Poffe, Pio Quinto, Giorgio Rinaldini, Mirko Salezze, Ettore Mario Sartori, Paolo Solinas, Orazio Sparacino, Aldo Tavella, Oliver Thi, Benito Tomezzoli, Mario Tosi, Lucio Trabucco, Alessandro Trotti, Odilla Zanella. Domenico Zangrandi, Moreno Zoppi, Giordano Zorzi.

«La magia dell'arte risiede nella sua capacità di unire mondi, esplorare l'identità culturale, celebrare la bellezza della natura e raccontare storie che toccano il cuore», continua l’architetto. La rassegna, conclude, «è un omaggio alla creatività che vive per sempre nelle opere degli artisti che hanno contribuito a rendere Verona un gioiello culturale». Fin da giovane Molinarolo è stato affascinato dai colori e dalla geometria, ma il suo talento non si limita al solo pennello. Oggi la sua professione di architetto continua a regalargli soddisfazioni, con interventi di notevole impegno interdisciplinare e culturale, tra cui il restauro di importanti complessi architettonici come Villa Sagramoso Perez Pompei e il santuario di San Colombano, entrambi a Illasi. In occasione della mostra verrà donato il libro «Vite» della scrittrice Angela Eleonora Calarco. Si tratta di un racconto breve premiato con il Dff Writers Award dalla giuria letteraria del Dog Film Festival, rassegna cine-letteraria dedicata al cane e alla relazione unica che lega l'essere umano al suo amico a quattro zampe. 

Marta Bicego

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