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Roverè

La biblioteca è dei «butini»: piccoli ma professionali

Un sabato al mese undici bambini tra gli otto e gli 11 anni accolgono gli utenti, gestiscono prestiti, catalogano, leggono a alta voce
La biblioteca di San Rocco è gestita dai bambini un sabato al mese
La biblioteca di San Rocco è gestita dai bambini un sabato al mese
La biblioteca di San Rocco è gestita dai bambini un sabato al mese
La biblioteca di San Rocco è gestita dai bambini un sabato al mese

Per un sabato mattina al mese la biblioteca comunale è dei «butini» che accolgono gli utenti, aiutano nella scelta di un libro da prendere in prestito, registrano i volumi da restituire, catalogano gli ultimi arrivi e selezionano gli acquisti per i coetanei, leggono ad alta voce. Piccoli bibliotecari crescono in Lessinia.

E poco importa se poi, «da grandi», decideranno di fare altro. Adesso sono concentrati nel ruolo per il quale, con la responsabile della biblioteca, Anna Marascotti, si sono preparati con un lungo tirocinio per la prima di queste aperture «eccezionali» che continueranno fino a giugno e poi, dopo la pausa estiva, da settembre a fine anno.

In servizio col tesserino

Al debutto, il 23 marzo, eccoli schierati con tesserino di riconoscimento. Alice e Aurora, sorridenti, presidiano il bancone. Nemmeno il tempo di mettere mano alla pila di libri che attende sul tavolo e c’è un utente che vuole iscriversi. «È un lavoro importante, bisogna essere concentrati», dicono, consegnando con prontezza il modulo da compilare.

«Essere qui è molto bello perché nascono delle amicizie», dicono le colleghe Giulia, Greta e Nicole mentre si muovono sicure tra gli scaffali. «Conosciamo la collocazione dei volumi ma certo», confessano, «non li abbiamo letti tutti...». Qualche chiacchiera davanti alle scaffalature serve a intuire le preferenze letterarie o, in alternativa, «invitiamo le persone a leggere l’introduzione per capire se il contenuto potrà piacere».

Intanto, su un morbido tappeto Anna, Angela, Sofia e Noemi leggono ad alta voce e mostrano le pagine di un albo illustrato ai piccoli, immaginando una storia. Completano il gruppo Gaia e Alessandro. Undici bibliotecari tra gli 8 e gli 11 anni di capoluogo e frazioni di San Vitale e San Rocco di Piegara, dove ha sede la biblioteca.

Il progetto

«Qui i bambini si sentono attivi, propongono metodi alternativi, prendono decisioni e discutono temi importanti. Sentono che la loro presenza ha un senso», riassume Marascotti, andando alle origini della «Biblioteca dei butini». Un’idea nata per caso ad un centro estivo, alimentata da un’incoraggiante passione per la lettura, sorprendente nella serietà con cui questi «lavoratori» si dedicano a uno spazio della comunità. «Ed è bello che accada dove ci sono dei libri. Avere piccoli lettori che diventano grandi, e proseguiranno con questa scintilla di cultura, vuol dire che è stato fatto un buon lavoro», interviene l’altra referente, Michela Canteri, e ricorda come istituire la biblioteca in paese (era il 2017) sia stata una vera sfida.

«Una scommessa vinta», fa eco il sindaco, Stefano Marcolini, «e l’investimento sulle giovani generazioni guarda allo sviluppo della società in una prospettiva davvero futura». Tra gli scaffali c’è un affiatamento che ha parecchio da insegnare pure agli adulti. E professionalità, entusiasmo che traspare dal regolamento manoscritto dai «butini» e appeso in vista accanto alla porta. «Prenditi tutto il tempo che ti serve», si legge, «rilassati e divertiti».

Marta Bicego

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