<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Ambiente

La Regione «salva» il guardaparco della Riserva naturale della Lessinia

La Giunta veneziana ha approvato le linee guida che prevedono il mantenimento di tutto il personale
Guardiaparco installa una fototrappola nel Parco delle Lessinia
Guardiaparco installa una fototrappola nel Parco delle Lessinia
Guardiaparco installa una fototrappola nel Parco delle Lessinia
Guardiaparco installa una fototrappola nel Parco delle Lessinia

«Il personale del Parco è salvo». La notizia arriva da Venezia, dove nella seduta di Giunta di mercoledì c'è stata l'approvazione delle linee guida sul personale del Parco.

«Linee guida», annuncia il consigliere regionale Andrea Zanoni, «che prevedono il mantenimento di tutto l'attuale personale dell'ente, compresa la figura del guardiaparco».

 

Istanza in Regione

Zanoni, con i colleghi Giacomo Possamai, Anna Maria Bigon, Elena Ostanel, Cristina Guarda e Arturo Lorenzoni, è tra i firmatari dell'interrogazione n.38, del 28 febbraio scorso, a cui, in commissione ambiente, l'assessore con delega ai Parchi, Cristiano Corazzari, ha dato risposta. «La riserva naturale della Lessinia mantiene il suo guardiaparco», traduce in messaggio Zanoni, dopo che, proprio attorno alla soppressione di questa figura ritenuta strategica per garantire le finalità di tutela dell'area, si erano sollevate le proteste del mondo dell'associazionismo, poi raccolte e portate avanti dalla politica. Inoltre, una petizione online, sulla piattaforma change.org, al grido «Giù le mani dal Parco della Lessinia» in poche settimane ha superato le tremila firme.

 

Quell'«assenza» nella delibera

A costituire l'antefatto è la delibera del consiglio direttivo dell'ente, datata allo scorso 20 gennaio, sull'adozione del piano di fabbisogno di personale per il triennio 2023-2025, nelle cui righe spicca, in particolare, l'assenza per due anni del guardiaparco. Scelta che non è passata inosservata nemmeno in Regione e a cui sono seguite varie interrogazioni e sei distinti accessi agli atti.

 

Le rassicurazioni

Due lettere, con oggetto la medesima questione, sono state indirizzate a Venezia dai rappresentanti delle associazioni ambientaliste nella Consulta del Parco per avere chiarimenti. Che sono arrivati. «Lunedì siamo stati nella sede della Comunità montana per incontrare il direttivo del Parco», riferisce l'assessore Corazzari.

Quella delle linee guida per la formazione della prossima pianta organica portate in Giunta mercoledì, che saranno pubblicate a breve, non è l'unica novità. Per accompagnare la chiusura della Comunità montana, specifica, «è stato prorogato il commissario». Invece, l'assorbimento del personale all'interno del Parco «sarà un percorso condiviso, rispettando l'autonomia dell'ente e le scelte locali. E salvaguardando queste figure che potranno essere riassorbite nei limiti delle dotazioni finanziarie disponibili».

L’assessore Corazzari accenna ad una «transizione più morbida possibile: laddove ci sono professionalità con esperienza che possono essere assorbite dal Parco, questo si farà». La notizia era nell'aria. Nei giorni precedenti, in risposta a un'interrogazione di Cristina Guarda «sull'avvio delle procedure concorsuali e di mobilità necessarie per l'assunzione del personale da parte del Parco», la Giunta «aveva comunicato, con una rapidità non ordinaria e che è sostanziale indicatore della gravità della situazione, un primo stop alla inopportuna scelta», precisa la consigliera regionale. La politica esulta e parla di vittoria. Dalla sede del Parco della Lessinia, invece, tutto tace: interpellati sulla questione, i rappresentanti dell'ente non hanno rilasciato commenti.

Marta Bicego

Suggerimenti