<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Le immagini e gli orari

È tornato il presepe di San Bortolo, uno dei più incredibili di tutta la provincia

La promessa del vescovo Domenico Pompili: «Verrò a vederlo» I fondi ricavati dal mercatino destinati a poveri e missioni. Gli orari
Volontari Il gruppo di artisti che ha realizzato il presepe monumentale in paese
Volontari Il gruppo di artisti che ha realizzato il presepe monumentale in paese
Il presepe di San Bortolo (Bicego)

Ritorna il presepe di San Bortolo e raddoppia, per celebrare l’ottavo centenario della Natività di Gesù. La piccola frazione di Selva di Progno come Greccio, il comune di Rieti dove Francesco realizzò il primo presepe della storia. E l’atmosfera che si respira, riscaldata dalle luminarie, è già magica. Da 21 anni, il «Gruppo presepe San Bortolo» propone un allestimento monumentale sempre diverso e irripetibile. Un mese fa, la visita in paese del vescovo ha riempito di entusiasmo i volontari: «Monsignor Domenico Pompili ci ha esortati a celebrare questo importante anniversario in grande stile e ha detto che tornerà a trovarci per vederlo».

Idee

Non resterà deluso, lascia intendere il coordinatore del sodalizio, Giuseppe Anselmi. «Tutti si sono adoperati per proporre idee nuove e per valorizzare», aggiunge il parroco don Michele De Rossi, «i punti più suggestivi della frazione, dalla croce illuminata sul monte alla chiesetta della Santissima Trinità». L’edificio seicentesco, sede dell’associazione «I trombini di San Bortolo», accoglie l’omaggio a Francesco: il Santo veglia la mangiatoia vuota e i fedeli possono accendere un cero o lasciare un messaggio a «Mamma Maria».

 

Volontari

Cuore delle iniziative è, come ogni anno, il presepe che trova spazio nella navata della chiesa dove, da inizio novembre, è un brulicare di volontari: una ventina di persone di diverse età (dai 15 agli 80 anni) e dalle molteplici professionalità; poi c’è chi pensa a mercatino solidale e addobbi. Del resto, le aspettative sono alte per soddisfare le attese delle centinaia di visitatori che arrivano da ogni parte della provincia e da fuori regione. «Venite a visitarlo senza fretta», esorta Anselmi, «per apprezzare tutti i dettagli, frutto di passione e talenti». L’insieme, e in particolare la grotta della Natività, è pensato per essere visto da più prospettive.

Il presepe di San Bortolo (Bicego)

Natura

Ad anticipare il percorso è uno scorcio della Lessinia con le sue architetture caratteristiche, opera del volontario Gianni Dalla Valle. Pochi passi e ci si immerge in un’ambientazione unica. C’è la natura: dai boschi dei dintorni provengono i materiali usati quali pietre, cortecce, muschio, rami, tralci d’edera che creano colline, anfratti, ruscelli, ponti, boscaglie. C’è la presenza umana: 30 statue dinamiche, fatte a mano da artigiani del Sud Italia con abiti originali, impegnate nei mestieri di una volta. Ci sono effetti speciali per stupire grandi e piccini: luci e suoni ricreano il passaggio dal giorno alla notte oltre al temporale con tuoni, lampi e pioggia che poi diventa neve.

Solidarietà

Il presepe inaugura domenica dopo la messa delle 21.45 ed è visibile fino all’11 febbraio, tutti i giorni dalle 9 alle 20. Per accogliere i pellegrini sono in calendario anche dei concerti, la domenica pomeriggio. L’ingresso è libero e le offerte ricavate dal mercatino solidale sostengono la casa-famiglia Servi dei poveri di Cristo di Brentino Belluno; i progetti che, in memoria del missionario Settimio Ferrazzetta, il compaesano Riccardo Gaiga porta avanti in Guinea Bissau; un’adozione a distanza di Save the Children.

Marta Bicego

Suggerimenti