Museo dei fossili di Bolca e Ponte di Veja: due simboli della Lessinia si preparano alla prossima stagione turistica. Grazie al Parco naturale della Lessinia, che ha stanziato circa 25 mila euro per opere infrastrutturali e migliorie, così da rendere questi siti più accoglienti per i visitatori.
«Si tratta di interventi importanti volti a mantenere in ottimo stato le eccellenze di cui è ricco il nostro territorio. A partire da quelle museali, con l’obiettivo di costruire una rete dei musei che fanno capo al Parco, e proseguendo per le innumerevoli bellezze paesaggistiche», spiega il presidente dell’ente, Giuliano Menegazzi.
Nel dettaglio, per quanto riguarda la sede museale di Bolca, oltre alla tinteggiatura delle pareti, attesi da tempo erano «lo smontaggio, lo smantellamento e successivamente lo smaltimento di due vecchi acquari che erano diventati ormai vetusti».
Dalle meraviglie fossili all’imponente arcata di pietra che svetta nel comune di Sant’Anna d’Alfaedo. Qui, area di riserva a indirizzo didattico del Parco, è stato effettuato un significativo intervento di manutenzione e sistemazione con sfalcio della vegetazione infestante e sostituzione delle parti vecchie e ammalorate della recinzione di legno che delimita il sentiero.
A queste opere se ne aggiungeranno, presto, altre finanziate con le risorse del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit). In particolare, per il Ponte di Veja è prevista la sistemazione e messa in sicurezza del percorso di accesso all’area naturalistica con l’uso di materiali più durevoli e resistenti. Il progetto, già approvato dalla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio di Verona, sarà realizzato il prossimo autunno. Il Museo di Bolca verrà dotato, invece, di un impianto fotovoltaico per rendere la struttura ecosostenibile.
Infine, nei mesi estivi, i proprietari dei boschi tra i confini dell’area protetta hanno eseguito una serie di interventi di manutenzione su segnalazione e richiesta degli uffici del Parco. Sono stati ripristinati i percorsi escursionistici del vajo dei Modi e di quello dell’Anguilla, ostruiti da numerosi schianti, con pulizia della vegetazione e sgombero di tronchi crollati e detriti. Le aree interessate sono quelle della Foresta dei Folignani, molto amate da turisti, visitatori e appassionati di trekking in Lessinia.