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Migranti alla base Nato
Ma il paese non ci sta

L’ingresso dell’ex base militare di Sant’Anna d’Alfaedo
L’ingresso dell’ex base militare di Sant’Anna d’Alfaedo
L’ingresso dell’ex base militare di Sant’Anna d’Alfaedo
L’ingresso dell’ex base militare di Sant’Anna d’Alfaedo

L’appuntamento per l’intero paese è questa sera alle 20 davanti ai cancelli dell’ex base Nato che sovrasta il paese di Sant’Anna d’Alfaedo per la manifestazione che vuol dimostrare al prefetto e al governo la contrarietà dei cittadini al traffico di esseri umani imposto con la presenza di una cinquantina di migranti nella caserma della base. L’idea della manifestazione è nata in modo spontaneo all’incontro in teatro 20 giorni fa, in cui il sindaco Raffaello Campostrini aveva informato la popolazione sulla fondatezza di voci che davano per imminente l’arrivo dei migranti. «Il prefetto ha confermato l’intenzione di alloggiare nella base una cinquantina di cittadini stranieri quando i lavori di adeguamento della struttura lo permetteranno», aveva anticipato il sindaco. Alla richiesta di una manifestazione contraria alla decisione della prefettura hanno aderito l’amministrazione comunale e l’associazione Verona ai Veronesi, disponibile dare supporto organizzativo.

L’INCENDIO. Tutto era partito dall’offerta di un’abitazione privata a Saletti, per la quale, secondo il sindaco, mancano elementari garanzie d’ igiene e sicurezza, essendo la casa ancora accatastata come stalla. La notizia, quindi, che sarebbe stata destinata a 32 migranti aveva suscitato l’ira dei residenti. Un tentativo di incendio, di probabile natura dolosa, aveva bloccato i lavori per il trasferimento degli stranieri nella casa, che a questo punto è inagibile, ma la volontà del prefetto Salvatore Mulas, di rispettare il programma di destinazione dei migranti nelle diverse sedi della provincia, non era arretrata di fronte al gesto di natura intimidatoria.

L’EX BASE NATO. La volontà di utilizzo dell’ex base Nato era emersa proprio lo scorso 7 giugno, nel corso di una telefonata del sindaco Campostrini in Prefettura, per sapere se corrispondessero al vero le voci di arrivo di migranti a Saletti. L’ex base Nato, dismessa dall’esercito a marzo dell’anno scorso, era stata chiesta immediatamente dal Comune, che intendeva acquisirla al proprio patrimonio con i suoi 15 ettari di terreno, per un progetto di sviluppo e valorizzazione, ma solo lo scorso maggio è arrivata la risposta negativa che «il bene in oggetto non rientra fra quelli disponibili ad essere ceduti», dopo essere passato dalla competenza del ministero della Difesa a quello dell’Interno. «Puntavamo all’acquisizione e ne siamo ancora convinti», aveva assicurato Campostrini, «e appena ne avremo la disponibilità metteremo in campo un progetto di valorizzazione turistica del sito».

Il corteo partirà dai cancelli della base e arriverà in piazza, dove prenderanno la parola sindaci e organizzatori.

Vittorio Zambaldo

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