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La matematica? In Lessinia i bambini la imparano in panificio

Fa parte del Progetto San Mauro dell'Istituto Comprensivo di Bosco Chiesanuova
A lezione della fornaia Chiara
A lezione della fornaia Chiara
A lezione dalla fornaia Chiara

Imparare la matematica... in panetteria? Sì, è possibile. Oltre che divertente e... gustoso.

San Mauro di Saline, in Lessinia: la scuola primaria, che fino a qualche anno fa rischiava di chiudere per mancanza di alunni, oggi è l'avamposto di una didattica sperimentale, dove la classica lezione frontale viene spesso abbinata - o sostituita - con nuove strategie di insegnamento, basate soprattutto sull'educazione diffusa, l'outdoor education (all'aperto) e sull'active learning (imparare facendo).

 

La lezione della fornaia

E così, raccontano i maestri della primaria di San Mauro (Istituto comprensivo di Bosco Chiesanuova), «con la seconda classe, dopo una lezione di matematica in piazza a contare decine e centinaia di sampietrini e a raggrupparle col gesso, la lezione più bella l'ha fatta la giovane fornaia Chiara».

Con una treccia all'uvetta, da dividere in quattro parti uguali e poi in otto, si parla di "intero" e "frazioni". Per pagare, si calcola il resto; si ipotizza di acquistarne altre e di suddividere la spesa fra tutti...

 

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Il progetto scolastico di San Mauro di Saline

«Abbiamo bisogno di relazioni umane, vere e significative, anche nel fare scuola quotidiano, per tornare a restituire valore e valori alla scuola stessa», commentano gli insegnanti di San Mauro. «E poi, sì, la dolcezza di una treccia all'uvetta può far tornare il sorriso a tutti, e quanto ne ha bisogno la scuola!».

Nel Progetto San Mauro, redatto dall'Ic di Bosco, si legge: «Nel corso degli ultimi anni, grazie all'impegno di tutto il team dei docenti, questo plesso è riuscito a trasformare le difficoltà dovute al contesto montano in opportunità di crescita e valorizzazione del progetto educativo e pedagogico. La dimostrazione più evidente è la crescita dei bambini frequentanti, passati da 14 a oltre una cinquantina».

 

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Lorenza Costantino

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