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Turismo sociale e inclusivo

«Erbezzo in tour»: la Lessinia inclusiva a misura di disabile

Sedici persone disabili sono state accompagnate a piedi dal centro del paese, per tre chilometri, fra sentieri e pascoli
La Lessinia diventa inclusiva con Erbezzo in tour (Costantino)
La Lessinia diventa inclusiva con Erbezzo in tour (Costantino)
La Lessinia diventa inclusiva con Erbezzo in tour (Costantino)
La Lessinia diventa inclusiva con Erbezzo in tour (Costantino)

Percorrere i sentieri della Lessinia. Ammirare gli animali al pascolo, i boschi, le antiche costruzioni in pietra. Farsi raccontare del tempo andato da qualche residente. Respirare l’aria frizzante della montagna e, insieme, un senso di libertà. Magari finire il giro in bellezza, davanti a una tavola imbandita con i prodotti lessinici.

Ritratto di una giornata sull’altopiano veronese che molti cittadini amano praticare, appena possibile; eppure per alcuni non è né facile né scontato. Anzi, spesso è impossibile per loro, le persone con disabilità: temporanea o permanente, fisica o mentale; siano giovani o anziani…

Certo, la montagna è luogo «inaccessibile» per definizione; ma se le comunità locali curano l’inclusività del territorio, se si ingegnano per abbattere barriere, aggirare ostacoli e creare soluzioni, anche le parole «montagna» e «disabilità» possono stare positivamente nella stessa frase.

Il primo esperimento è andato a buon fine: Ulss9 Scaligera, Gal Baldo-Lessinia, Residenza socio-sanitaria «Bartolomeo della Scala» di Erbezzo, Cai Verona, Scout Agesci, Piccola Fraternità della Lessinia e altre realtà territoriali si sono unite sotto la bandiera del progetto regionale per un Turismo sociale e inclusivo.

Scopo: consegnare i paesaggio della Lessinia anche alle persone disabili e non autosufficienti, mettendo a sistema sia le strutture adeguate sia i necessari presìdi, e naturalmente l’assistenza, per far vivere giornate di autentica immersione nella natura.

Le storie

A Lorenza, per esempio, la malattia ha tolto la possibilità di camminare e di praticare l’escursionismo in montagna, sua passione da una vita. Ma grazie alla joëlette del Cai Verona – una speciale carrozzina fuoristrada a traino, che permette alle persone con disabilità di essere accompagnate su percorsi sterrati, anche impegnativi – e a una affiata squadra di volontari, Lorenza ha potuto tornare sui sentieri attorno a Erbezzo e a «respirare quel senso di libertà, di gioia, di condivisione con i compagni di camminata che ormai avevo quasi dimenticato. Ringrazio di cuore tutti coloro che lo hanno reso possibile».

«Erbezzo in tour»

Questo è stato «Erbezzo in tour», qualche giorno fa, quando 16 persone disabili sono state accompagnate a piedi dal centro del paese, per tre chilometri, fra sentieri e pascoli, fino al ristorante da Nico, dove c’era già imbandito il pranzo conclusivo, offerto per l’occasione dal locale.

«Il Gal ha aderito al progetto perché riteniamo che, con azioni mirate, la montagna possa diventare luogo di inclusione, e quindi accessibile», afferma il presidente Ermanno Anselmi. «Ci impegneremo a far giungere sul territorio risorse per permettere anche a chi ha difficoltà, momentanee o permanenti, di poter godere a pieno del nostro paesaggio».

Pietro Girardi, direttore generale dell'Ulss 9, ringrazia il Gal e gli altri partner «per la sensibilità dimostrata nell'aderire a un’iniziativa di elevato valore sociale, che punta a creare una società sempre più inclusiva anche attraverso il turismo e il tempo libero, in modo che utenti fragili e diversamente abili possano, con le loro famiglie, trascorrere momenti in serenità nella natura».

«Dal nostro Comune parte un messaggio importante», aggiunge il sindaco di Erbezzo, Lucio Campedelli, «destinato ai nostri operatori economici, affinché la sensibilità legata all’accessibilità del territorio e delle strutture continui a crescere».

«Per noi è una nuova possibilità di servizio. – sottolinea Paolo Spada, di AGESCI Scout Verona - Il servizio per noi vuole essere uno stile di vita che insegniamo ai ragazzi fondato sulla gratuità, compiendo azioni di volontariato senza aspettarsi nulla in cambio. Ci auguriamo che da oggi questa opportunità divenga strutturata e continuativa nel tempo».

«Per Promozione Lavoro, che qui a Erbezzo ospita persone con disabilità, anziane o non autosufficienti, l’iniziativa è importante perché ci permette di concretizzare una volontà precisa che sentiamo nelle nostre corde, ovvero quella di far esplorare con maggiore facilità ai nostri ospiti il territorio circostante all’aria aperta - spiega Gianpaolo Passarelli, coordinatore della Residenza Bartolomeo della Scala - L’evento, se coordinato e riproposto nel tempo, diventa un modo per fornire un’alternativa alla terapia».

«Anche la nostra associazione ha acquistato uno di questi mezzi per il trasporto di persone con disabilità e abbiamo già collaborato con il CAI di Verona. Ampliare la collaborazione con il GAL è importante per sviluppare ulteriormente il progetto» aggiunge Roberto Ugo, di AGESCI regionale Settore Foulard Bianchi. «Noi abbiamo accolto l’occasione, essendo stati beneficiari due volte dei bandi GAL, perché riteniamo sia utile e fondamentale collaborare tra vari enti e soggetti privati per migliorare l’offerta e l’accoglienza sul territorio montano» conclude Ilenia Massella, co-titolare del Ristorante Pizzeria Nico, che ha offerto il pranzo a tutti i partecipanti, circa 25 persone.

Lorenza Costantino

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