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La poesia di Poggese prima al concorso «Rosario Livatino»

Poeti della Lessinia in evidenza. Con la poesia «Fragile è l’uomo», Nerina Poggese di Cerro Veronese, vince la terza edizione del concorso internazionale di poesia Rosario Livatino, dedicato al giudice ucciso dalla mafia nel 1990, e nel maggio 2021 proclamato Beato. Questo il responso della giuria del concorso, con sede a Messina, che ha assegnato alla nostra poetessa il primo posto, e reso noto il 21 marzo, nella Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’eclettica poetessa, già autrice di molte liriche, è presente in molto gruppi di prosa e poesia, ha tronfiato nella sezione B: poesie aventi tema la legalità, libertà e giustizia. La fresca trionfatrice candidamente ammette: «Per me scrivere in prosa è uno sfogo, una necessità e la possibilità di esprimersi liberamente». Sull’ispirazione della poesia che al concorso ha sbaragliato molti concorrenti, Nerina confessa: «L’ho composta in poco tempo, di getto, in un periodo in cui ho sofferto per delle ingiustizie personali ed ero molto demoralizzata». Nel testo emerge lo stato d’animo del periodo in cui l’ha scritta: Non è certo dei miti la terra/ di chi baratta sudore per frutti/di chi accudisce trasparenze/d’acque/ di chi costruisce ponti/ e non muri. S’inceppa fra le labbra di molti/ la parola giustizia/ ne sono vuote le mani/di chi cela fra folli/ labirinti di burocrazia. Soffre ancora il giusto/annientato da raffiche/di soprusi/ e vite s’accasciano/ e sospiri s’aggrovigliano/ su questo imperfetto. Avevo ancora fiducia nell’uomo/quando il giorno mi sorrideva/sulla soglia/avevo fede in un cielo paterno/ quando nel mio sguardo volavano/ sogni. Non comprendo più/ chi non ha memoria/ chi vomita guerra/mentre siamo fatti solo/ per prenderci cura /di tutto il creato.•. R.C.

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