La Faedina chiama a raccolta nuovi volontari

Alfonso Tommasi con alcuni dei ragazzi della cooperativa La Faedina

lieve ritardo mentale. Rommasi, nel suo invito pubblico, sottolinea: «Se sei interessato a lavorare nel sociale in un contesto vero e dinamico come è la nostra realtà, scrivici e manda il tuo curriculum alla mail: lafaedinacoopsoc@ gmail.com». Poche ma chiare le parole di questo signore ormai prossimo ai 50 anni, che con la sua barba ingrigita sembra un profeta, dalla battuta pronta e due occhi furbi, da puro e saggio montanaro. Ma anche estroso, geniale e generoso. Che non ha avuto nessun dubbio e paura di affrontare i rischi di una scelta fatta tempo fa quando disse addio, dopo 17 anni, a quel posto tranquillo e sicuro da docente nella formazione di base al Centro don Calabria di Verona. Ed è a Vaggimal, una frazione del paese, che ha trovato spazio La Faedina, in un capannone in cui c’è un laboratorio di falegnameria dove impegna i suoi ragazzi in lavoretti artigianali, o semplici opere di verniciatura e restauro mobili. «Oggi», confessa con emozione Alfonso, «abbiamo raggiunto convenzioni con alcune amministrazioni e l'Ulss 9. Siamo una delle poche cooperative di tipo B (si occupano della gestione di attività finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate nei settori: industria, commercio, servizi e agricoltura, ndr) riconosciute dalla Regione Veneto». Entrando nei dettagli, Tomasi spiega il perché del suo Sos sociale. «Mi servono collaboratori per i miei ragazzi, perché a piccoli passi i risultati sono arrivati. Ora come ora possiamo dire di essere competitivi. Ci mettiamo un po' di tempo in più, ma a lavoro finito la qualità non manca. Per La Faedina le commissioni, specie dai privati, non mancano, indispensabili per il suo mantenimento e continuità. Grazie a queste richieste, come restaurare infissi mobili e la vendita delle loro creazioni, come bomboniere, porta grissini, portabottiglie e cestini di legno che la cooperativa cammina a passo disteso e sicuro. Ancor di più solido se con più collaboratori».•. (...)

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