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Brutto episodio

Bimbi derubati di zainetto e costume di carnevale durante il Bacanal

Famiglia scesa dalla Lessinia per la festa a San Zeno. Al ritorno all'auto, l'hanno trovata svaligiata
A sinistra lo zainetto rubato con dentro il costume di carnevale
A sinistra lo zainetto rubato con dentro il costume di carnevale
A sinistra lo zainetto rubato con dentro il costume di carnevale
A sinistra lo zainetto rubato con dentro il costume di carnevale

Mentre l’intera famiglia festeggiava il carnevale in piazza San Zeno, a Verona, i due fratellini venivano derubati della cartella e dello zainetto di scuola, custoditi nel baule dell’auto dei genitori. Era la prima volta che, il Venardì Gnocolar, arrivando dalla Lessinia partecipavano alla manifestazione cittadina.

«Restituite ai miei figli quel pezzo della loro vita», raccomanda la mamma ai ladri. Chissà se mai raccoglieranno l’appello. La bambina, 10 anni, non ha più il diario della elementare. Il bambino, 4 anni, non ha più i disegni dell’asilo. Lei, non ha più libri, quaderni e astucci. Lui, non ha più bavaglino, bicchiere e asciugamano.

 

L’appello

«Abbiamo già avvertito gli insegnanti», spiega L.B, «se qualcuno trovasse in città quel materiale, per favore, ci contatti». Finché il bambino giocava mascherato da Uomo Ragno, il supereroe al servizio dell’umanità, alla bambina scippavano il bianchissimo costume da angioletto riposto in macchina. C’erano anche ali, cerchietto e bacchetta magica. Già, solo un prodigio potrebbe restituire il maltolto ai ragazzini.

«Siamo rimasti sconvolti dall’accaduto», assicura la donna, «ci fossero stati una borsa o un portafogli dimenticati nell’abitacolo, il gesto si spiegherebbe, ma sottrarre intenzionalmente degli oggetti dal valore esclusivamente affettivo a dei bambini è brutale. Abbiamo ispezionato il parcheggio nelle vicinanze dei bastoni, nell’eventualità che i malintenzionati avessero abbandonato la refurtiva, se così possiamo dire, inutilmente».

Al termine delle lezioni, marito e moglie avevano accompagnato i figli a San Zeno. In piazza, alle 17, oltre al tendone a vetrate riscaldato, c’erano degli spettacoli a cui assistere. Così è stato, per un po’. Il maschietto aveva indossato il vestito di Spider Man durante il tragitto verso Verona. La femminuccia, all’ultimo momento, non si era cambiata d’abito. La pioggia avrebbe sgualcito il travestimento da cherubino che, perciò, era rimasto dentro un sacchetto di plastica. Un’ora più tardi, dopo l’imperdibile svago, il gruppetto si era incamminato per raggiungere il posteggio. Quando ha aperto il retro dell’auto per recuperare il corredo e l’attrezzatura scolastica, lo stesso ha compreso di essere stato vittima del peggiore degli scherzi che nemmeno a Carnevale dovrebbe valere: il baule era praticamente vuoto. Non c’erano più cartella, zainetto e costume da angioletto. «Mia figlia, tra l’altro, è stata la prima ad accorgersene. Eppure non c’era alcun segno di effrazione sulle serrature e sulla carrozzeria», assicura la mamma. «Sui sedili posteriori c’erano i seggiolini dei bambini».

Insomma, all’apparenza, sembrava che non fosse accaduto alcunché. I due fratellini, che poc’anzi si erano così divertiti, erano all’improvviso disperati. «Ma com’è possibile prendersela con due ragazzini? Se non trovi denaro o preziosi, perché portare via diari e disegni in cui i bambini descrivono le proprie esperienze ed esprimono le proprie emozioni?», conclude L.B. «È merce che ha un prezzo? Quale, se non quello dei ricordi personali, peraltro incalcolabili?».

Stefano Caniato

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