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Ronda della Carità a Erbezzo

I ragazzi della Lessinia riempiono un furgone di «coperte della nonna» per i senzatetto. «Risposta sorprendente»

Gli studenti caricano il furgone della Ronda della Carità a Erbezzo
Gli studenti caricano il furgone della Ronda della Carità a Erbezzo
Gli studenti caricano il furgone della Ronda della Carità a Erbezzo
Gli studenti caricano il furgone della Ronda della Carità a Erbezzo

Le coperte "della nonna", quelle di lana, di una volta. E poi vestiti pesanti e scarpe robuste, giacconi e guanti, berretti, zaini: tutto quanto possa servire per sopravvivere, d'inverno, alle notti all'addiaccio, in strada.

Il grosso furgone della Ronda della Carità - l'associazione che da quasi trent'anni si occupa di assistere le centinaia di senzatetto di Verona - era stracarico, stamattina, nel cortile della scuola secondaria di Erbezzo, che fa capo all'Istituto comprensivo di Bosco Chiesa Nuova.

Erbezzo per la Ronda della Carità

Gli studenti del Comune più alto del Veronese, infatti, sono stati i primi a rispondere all'appello lanciato dalla Ronda, a vasto raggio, alle porte dell'inverno e dell'emergenza freddo. Ma i ragazzi lessinici non si sono limitati a coinvolgere le proprie famiglie nella raccolta di beni di prima necessità da destinare a chi non ha una casa e vive in condizioni di grave povertà: hanno appeso volantini nelle botteghe, nei bar e nei locali del paese; hanno chiesto aiuto alla parrocchia. E anche l'istituto scolastico li ha supportati, condividendo l'iniziativa sui suoi canali social.
Il risultato, sul furgone della Ronda, si è concretizzato in decine di grossi scatoloni, pacchi e sacchi colmi di beni da donare: non solo cose usate, ma addirittura nuove.
"La solidarietà di Erbezzo, in rapporto alla popolazione, è sorprendente", hanno commentato i volontari dell'associazione, che poi si sono fermati a scuola per raccontare ai ragazzi l'opera quotidiana di assistenza agli ultimi della città, in continuo aumento.

"Bellissimo è stato vedere come l'impegno dei ragazzi si sia poi irradiato in tutto il paese, creando una rete di collaborazione per un obbiettivo comune", ha affermato il dirigente scolastico Alessio Perpolli, insieme alla squadra di insegnanti.

E gli studenti si sono detti "felici di sapere che molte cose, dimenticate in qualche angolo di casa, ora torneranno utili a chi non è fortunato come noi". Quelle coperte "della nonna", in particolare, che al contrario dei piumini d'oggi, che s'inzuppano di umidità, circondano le persone senza casa in un abbraccio di calore: un abbraccio che arriva da Erbezzo.
 

Lorenza Costantino

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