Suono di campanacci sulla «Via del pascolo»: il sentiero delle «Gosse», simbolo della transumanza, che è stato inaugurato stamattina 27 maggio, a Giazza. È il percorso che fin dai tempi antichi collega il territorio di Selva di Progno alla località Parparo, nel comune di Roverè. Via di accesso ai prati dell’alta Lessinia che è stato messo in sicurezza grazie alla sinergia tra Regione e Veneto Agricoltura, Parco naturale della Lessinia, i Comuni di Selva di Progno e Roverè, pro loco di Giazza.
La transumanza sulla via del Pascolo
«La transumanza», ha evidenziato dopo il taglio del nastro il consigliere del Parco e sindaco di Selva, Marco Antonio Cappelletti, «dal 2019 è inserita dall'Unesco come Patrimonio culturale immateriale ed è stata oggetto di tutela anche da parte della Regione».
Gli interventi di sistemazione sono iniziati lo scorso anno e proseguiranno fino a fine ottobre. Un segno di attenzione da parte del Parco nei confronti degli allevatori, che rinnovano la tradizione di percorrere il sentiero per accompagnare il bestiame in alpeggio, ha sottolineato la consigliera dell’ente con delega alle malghe, Silvia Marcazzan, affiancata dal vicepresidente Massimo Sauro.

Sono intervenuti inoltre il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che ha ricordato il legame che unisce natura e uomo attraverso, appunto, l’allevamento; la consigliera della Provincia Federica Losi, l’assessore del Comune di Roverè Dennis Pazzocco, Luciano Pozzerle dell’Associazione allevatori del Veneto, Vito Massalongo del Curatorium Cimbricum Veronense e rappresentanze dei Trombini di San Bortolo, dei Carabinieri forestali e dei Carabinieri della Stazione di Badia Calavena.
Lungo il sentiero, il Parco ha posizionato quattro tabelle che riportano informazioni, scaricabili tramite QR Code, sulle caratteristiche del paesaggio, del pascolo, della foresta attraversata dal sentiero e dei musei da visitare dei dintorni.