È ritornata ad essere la festa dell’allevamento, e non delle polemiche, l’antica Fiera del bestiame di Erbezzo. Protagonisti questa mattina, sabato 9 settembre, una quindicina di aziende dell’Associazione regionale allevatori del Veneto (Arav), a far sfilare una trentina di capi di bestiame di diverse razze bovine. Animali veri stavolta, e non sagome di legno come quelle che lo scorso anno erano state messe nei recinti per protestare contro la presenza incontrollata dei lupi, le continue predazioni e il rischio di abbandono della montagna.
Poi, a riempire il paddock, c’erano tanti bambini armati di spazzole per aiutare a preparare i vitellini prima di accompagnarli in mostra all’interno del ring. Nuove generazioni di allevatori che, proprio come i «grandi», hanno ricevuto in dono un campanaccio, per dare un segnale di speranza all’allevamento e ribadirne l’importanza del ruolo che ha per il destino delle terre alte.
Parla di una «edizione straordinaria», il sindaco di Erbezzo, Lucio Campedelli prima di lasciare spazio alle autorità intervenute sul palcoscenico di prato della fiera. «È merito degli allevatori se questa montagna è stata resa un giardino abitato», sottolinea, con l’esortazione alla necessità di fare squadra. Innanzitutto sulla questione lupi, affrontata con la partecipazione al convegno di apertura della fiera (giovedì) del vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, che ha garantito l’impegno del Governo. Vicinanza ribadita pure dalla presenza di Vanessa Cattoi, prima firmataria con Paolo Tosato del disegno di legge per il contenimento della fauna selvatica. Passo utile, secondo la deputata trentina, a «far capire che dobbiamo portare la gestione della fauna selvatica e dei grandi carnivori, in particolar modo la gestione di lupi e orsi, a livello territoriale». È una battaglia difficile, fa eco Tosato, «ma dobbiamo fare il massimo per dare delle deroghe, che esistono già a livello europeo, all’abbattimento dei grandi predatori e maggiori responsabilità alle Regioni».
Della stessa idea la consigliera provinciale Federica Losi e il consigliere regionale Marco Andreoli, per il quale «la governance del territorio non si fa da lontano e certe problematiche vengono sottostimate» mentre l’europarlamentare Paolo Borchia richiama al «rispetto per chi contribuisce a mantenere e gestire il territorio».
A dare voce agli allevatori è infine Luciano Pozzerle vice presidente di Arav e alla guida della sezione veronese: «Speriamo che quello che ha espresso la politica sia portato avanti. Noi allevatori siamo disperati».
Il programma del 10 settembre
La fiera (giunta all’edizione 116) prosegue domani, domenica 10 settembre, con numerosi appuntamenti. La mattina si apre alle 10 con il settimo Concorso regionale dedicato alla pecora di razza Brogna, seguito alle 10.30 dal «battesimo della sella» riservato ai più piccoli ai quali spetta, alle 11, anche la votazione per l’agnello più bello. Alle 12 è previsto il saluto delle autorità con la premiazione degli allevatori. Con stand e bancarelle oltre all’esposizione di macchinari, la manifestazione organizzata da pro loco, Ara Veneto e Comune continua nel pomeriggio con laboratori didattici (alle 14) incentrati sull’animale dal morbido vello, dimostrazioni di tosatura (alle 16) e di conduzione del bestiame.