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La svolta

Crisi anche per gli Alpini: Sant'Anna d'Alfaedo passata da cinque gruppi a uno solo

Minore turnover, burocrazia e incombenze hanno assottigliato le sezioni che adesso si sono fuse
Il direttivo degli alpini di Sant'Anna d'Alfaedo
Il direttivo degli alpini di Sant'Anna d'Alfaedo
Il direttivo degli alpini di Sant'Anna d'Alfaedo
Il direttivo degli alpini di Sant'Anna d'Alfaedo

Per gli Alpini di Sant’Anna d’Alfaedo è tempo di compattare le file. Pur a fronte di una piccola comunità di 2.500 abitanti, nel Comune lessinico la cultura del Corpo alpino è da sempre molto forte e presente. Tanto da annoverare, finora, ben cinque gruppi, disseminati nelle varie frazioni: Cerna, Giare-Vaggimal, Fosse, Ronconi-Ceredo-Vallene e Sant’Anna.

Radicati, sì; ma anche i «baldi alpini» della montagna soffrono l’incalzare del tempo, il minor turnover, l’aumentare della burocrazia e delle incombenze. Perciò, dalle ultime elezioni sezionali sul territorio è uscita una decisione «storica»: dei cinque gruppi, ormai agli sgoccioli, adesso ne resta solo uno; così da unire le risorse umane, le forze e suddividere i compiti.

Sono stati nominati dieci rappresentanti delle frazioni del Comune montano, oltre al nuovo capogruppo Flavio Campostrini (già alla guida degli alpini di Ronconi-Ceredo-Vallene). Questi afferma: «L’unione ci consentirà una migliore organizzazione e ci darà maggiore forza, potendo contare su un numero più ampio di soci e simpatizzanti».

Alla riunione sono intervenuti anche il presidente provinciale Maurizio Trevisan, accompagnato dal suo vice Luca Biasato, e il sindaco Raffaello Campostrini per testimoniare «la vicinanza dell’amministrazione in questa fase così delicata per il gruppo». «Ringrazio gli Alpini per il coraggio di guardare avanti, al futuro dell’associazione», dichiara il sindaco Campostrini. «Dispiace certamente ogni volta che una realtà del nostro territorio chiude, dopo aver contribuito attivamente alla crescita e al benessere della nostra comunità. Ma il rischio, se non si fosse raggiunta l’unione, era quello di veder finire tutto in poco tempo. Auguro, dunque, buon lavoro a Flavio Campostrini e a tutti i consiglieri per questa nuova sfida che li attende».

Lorenza Costantino

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