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PRIMA CAMPANELLA

Il provveditore Sebastian Amelio: «Per entrare a scuola anche i genitori dovranno avere il Green pass»

Il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale fa il punto sul ritorno sui banchi tra organico pressoché al completo e le ultime novità normative
Sebastian Amelio, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale
Sebastian Amelio, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale
Sebastian Amelio, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale
Sebastian Amelio, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale

La scuola, stavolta, arriva puntuale. E si fa trovare pronta all’appuntamento con la prima campanella. Domani, ad attendere gli studenti veronesi al ritorno sui banchi, sarà una «macchina» già a ranghi completi (o quasi), come mai prima era accaduto in passato: già espletata la procedura delle immissioni in ruolo di 1.021 nuovi docenti, già assegnate 2.379 supplenze, un piano edifici studiato nei dettagli nel corso dell’estate che mette in sicurezza gli istituti, un piano trasporti descritto dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, come il migliore del Veneto. L’ultimo elemento, in ordine di tempo, arrivato a chiudere il cerchio è il quadro normativo, ora completo con il decreto 122 pubblicato solo venerdì in Gazzetta Ufficiale, che chiarisce (stavolta sì con qualche criticità, visti i tempi ormai strettissimi per organizzarne l’applicazione) l’obbligo di Green pass anche per il personale dei servizi educativi e per l’infanzia e per i genitori che vogliano entrare negli istituti frequentati dai figli di qualsiasi ordine e grado. Ne abbiamo parlato con Sebastian Amelio, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale.

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Provveditore, le famiglie sono abituate a una scuola che negli anni passati andava a regime, quanto a completezza di organico, addirittura ai primi di dicembre. Quest’anno si parte con tutti al loro posto in classe?
A livello nazionale, per la prima volta, le immissioni in ruolo e le supplenze sono state gestite grazie ad una nuova procedura informatica: già il 6 settembre avevamo concluso 1.021 immissioni in ruolo, la maggior parte delle quali nel primo ciclo d’istruzione,e assegnato 2.379 supplenze. Un risultato straordinario, mai avvenuto prima nella scuola, portato a termine però anche grazie al lavoro meritorio, all’impegno e alla dedizione del personale dell’ufficio scolastico di Verona, che ha lavorato senza sosta anche fuori dal proprio orario, nei festivi, e con l’aiuto di alcuni impiegati in pensione. Ora ci resta da affrontare solo un fenomeno che in quest’entità non poteva essere previsto, quello delle rinunce dei docenti immessi in ruolo o chiamati per le supplenze: quest’anno ben 300. Già tra lunedì e martedì contiamo di coprire questi posti con chiamate in parte dal provveditorato e in parte degli istituti.

 

Già subito dopo il suo arrivo a Verona, lo scorso aprile, ha istituito un Osservatorio provinciale sul sistema scolastico veronese. È stato utile per farvi trovare puntuali all’appuntamento con la ripresa delle lezioni?
È stato fondamentale perché ci ha consentito di giocare d’anticipo. Già in agosto con la Provincia, che ha investito un milione e 200mila euro, e i dirigenti scolastico siamo riusciti ad assicurare spazi idonei agli istituti superiori a fronte di un incremento delle iscrizioni di quasi 400 unità, grazie a nuove aule, nuove tensostrutture e unità mobili o a nuovi spazi in affitto.

 


Dal punto di vista dei trasporti scolastici, nonostante la capienza dei mezzi salita dal 50% all’80%, avete dovuto fare i conti con il ritorno in presenza di tutti gli studenti, a fronte del 50% o al massimo 70% dello scorso anno...
Grazie alla sapiente regia delle Prefettura e alla disponibilità di Atv, il piano di coordinamento scuola-trasporti è infatti stato potenziato vista la necessità di movimentare quasi 36mila studenti solo per le superiori: complessivamente sono state assicurate 500 corse in più grazie all’aggiunta di 92 bus aggiuntivi sulle tratte extraurbane e di 71 corse speciali in città. Confermati invece i 35 steward che seguiranno le operazioni di salita e discesa e gli orari di ingressi scaglionati alle 8 e alle 9.30, con ore di lezione di 50 minuti.

 


Quest’anno desiderate anche puntare molto sui mezzi di trasporto sostenibili...
La metà dei ragazzi della secondaria superiore si muove già in autobus, il 23% lo farebbe in bici ma mancano in molte scuole ricoveri protetti. Ho chiesto agli istituti che li prevedano, ove possibile, e che aggiornino i nominativi del loro mobility manager per favorire queste modalità di spostamento più ecologiche.

 


Dal punto di vista della sicurezza sanitaria, come procede il piano vaccinale?
Nell’ultimo mese, grazie alla possibilità concessa dall’Ulss 9 Scaligera di accedere alla vaccinazione, per la fascia 12-19 anni, anche senza prenotazione, c’è stata una notevole accelerazione: ad oggi il 60% dei ragazzi in questa fascia d’età ha ricevuto almeno una dose, un terzo ha completato il ciclo. Non c’è motivo di pensare che questa accelerazione non prosegua anche nel mese di settembre. Per quanto riguarda docenti e personale Ata, siamo all’83% con almeno una dose, mentre il 78% è coperto anche dalla seconda. Ho istituito comunque un gruppo di monitoraggio che segua l’evolversi del piano.

 

E per quanto riguarda i controlli, a partire dal Green pass?
Il ministero ha emanato una nota che conferma l’attivazione della piattaforma per il controllo del lasciapassare verde, che avverrà quotidianamente grazie a questa o, parallelamente, se dovesse servire, anche tramite App. Almeno per questo aspetto è tutto chiaro.

 


Il decreto 122, invece, ha confermato solo venerdì l’ampliamento dell’uso del Green pass nelle scuole...
Oltre al personale scolastico - docenti, amministrativi, collaboratori - il nuovo decreto estende l’obbligo di possedere ed esibire il Green pass a chiunque acceda alle strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative. Quindi anche i genitori dovranno avere il pass per entrare negli istituti frequentati dai figli. Ora ogni istituto, nell’ambito dell’autonomia scolastica, provvederà a definire il protocollo per tradurre questa normativa in operatività. 

 

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Elisda Pasetto

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