Un’ambulanza in più Adesso serve una sede

Volontari della Croce Blu con Natalina Corsi Negrini

per una nuova sede che possa accogliere volontari e mezzi. «In base al decreto regionale 1515/2015 e secondo gli ultimi standard normativi, un mezzo non può essere adibito al primo soccorso dopo sette anni di servizio e viene declassato solo per il trasporto. Ora abbiamo sette ambulanza di cui solo quattro operative per il soccorso», spiega il presidente Ferro, «ma grazie alla donazione che ci è stata fatta lo scorso anno dalla signora Natalina Corsi Negrini abbiamo potuto impiegare la cifra accantonata per questo ulteriore nuovo mezzo, un Fiat Ducato attrezzato con proprio defibrillatore e monitor per elettrocardiogramma a 12 derivazioni in grado di spedire il risultato dell’esame in tempo reale in ospedale, dove il cardiologo può leggerlo e fare le sue valutazioni di merito. È un mezzo attrezzato anche per il soccorso pediatrico, con barelle particolari per i bambini e agganci per la termoculla qualora servisse». L’acquisto è frutto del lavoro che i volontari svolgono nei fine settimana alle manifestazioni dove è richiesta la presenza dell’assistenza sanitaria. «Un mezzo nuovo non rispetta solo la legge ma è indubbiamente anche una comodità per i pazienti che vengono trasportati senza dover risentire troppo, grazie alle nuove sospensioni pneumatiche, di colpi e scossoni su strade purtroppo messe sempre peggio», riconosce Ferro. Dopo la benedizione di don Gianni Pasetto «diretta non al mezzo ma a chi lo conduce, lo usa e ne viene trasportato e perché aiuti chi opera a riconoscere di avere a che fare con persone sofferenti che meritano rispetto», il presidente ha voluto ringraziare tutti i volontari che ogni giorno si adoperano con professionalità, sacrificando il proprio tempo per aiutare il prossimo: «Grazie anche all’ amministrazione comunale che ci ha fatto avere questa sede che sta diventando piccola; grazie alla signora Natalina perché la sua donazione dell’anno scorso ci ha permesso di accantonare i soldi necessari per questo nuovo acquisto e grazie anche a tutti gli altri volontari delle diverse associazioni di soccorso che unendosi nella sigla Universo (Unione veronese del soccorso) hanno colto l’importanza di fare massa critica ridando voce e vigore agli ideali e agli intenti del volontariato impegnato nel soccorso». «In questo momento non c’è il modo e non ci sarebbe neanche lo spazio per darvi la possibilità di un ampliamento di sede, ma conosciamo la situazione e vi garantiamo che stiamo cercando di venirvi incontro», ha esordito il sindaco Franco De Santi, promettendo che, «impressionato dalla massa di tute arancioni che riempiono il piazzale della sede, non è difficile prevedere che ci sia bisogno di spazio in più e di nuovi servizi per i nostri concittadini». È intervenuto anche Luigi Brigi, presidente di Sos Sona e vicepresidente di Anpas, (Associazione nazionale pubblica assistenza sanitaria) che riunisce diverse associazioni simili dedite al soccorso, per ricordare che «le normative sempre più severe obbligano le associazioni a unirsi in reti locali e nazionali, come è successo a Verona con Universo e Anpas, perché se non ci si unisce si rischia di venire fagocitati dalle organizzazioni più grandi e sparire. Le associazioni veronesi sono vive e vitali e hanno portato a casa oltre alla vicepresidenza, anche le figure di revisore dei conti con Chiara Tommasini e di proboviro con Marco Crippa». • (...)

Clicca qui per proseguire la lettura

Suggerimenti