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VAL D’ALPONE

Truffa dello specchietto: cos'è e come evitarla

Per un altro caso, provvidenziale l’arrivo di una conoscente. A Monteforte e San Giovanni indaga la polizia locale
Lo specchietto rotto di un auto in un finto incidente stradale
Lo specchietto rotto di un auto in un finto incidente stradale
Lo specchietto rotto di un auto in un finto incidente stradale
Lo specchietto rotto di un auto in un finto incidente stradale

Truffa dello specchietto: la scaltrezza di un pensionato e l’intervento di una compaesana in aiuto di un’anziana evitano che anche in Val d’Alpone due persone siano derubate. È successo martedì mattina (4 aprile) e i racconti delle potenziali vittime coincidono sia nelle descrizioni dell’auto (fornite alla Polizia locale di Monteforte e San Giovanni Ilarione) sia in quelle delle persone a bordo. 

Non è dato sapere quanti siano stati i tentativi di truffa compiuti martedì, ma almeno due sono stati segnalati.

Due tentativi di truffa

Il primo da un pensionato di Monteforte d’Alpone che attorno alle 10.40 percorreva via XX Settembre verso Nord. Davanti a lui l’auto dei truffatori procedeva lentamente, tanto da rendere agevole il sorpasso. In quel momento l’uomo ha sentito un rumore secco, ma non ci ha dato peso e ha proseguito. Dietro di lui, l’auto sorpassata ha cominciato ad accelerare e a sfanalare, seguendolo fino a quando l’uomo si è fermato davanti al supermercato.

«Ho abbassato il finestrino e uno dei due ha cominciato a inveire, accusandomi di aver toccato l’auto e di aver rotto lo specchietto mentre sorpassavo. Li ho mandati a quel paese, ho tirato su il finestrino e sono andato per la mia strada».

I due hanno fatto altrettanto finendola lì, ma spostandosi a San Giovanni Ilarione dove la vittima del tentativo bis è stata una donna di 75 anni, travolta dalle parole di uno dei due che lamentava il danno. «Stavo passeggiando con la mia bambina lungo via Ca’ Rosse e mi sono accorta che la signora, che conosco, era in difficoltà. Così mi sono avvicinata, l’ho chiamata per nome e ho chiesto se avesse bisogno d’aiuto. È bastato questo», racconta la giovane mamma, «a dissuaderli e a farli allontanare».

Se ci fossero cascati ai due pensionati sarebbe stato chiesto di risarcire il danno sul posto, con quanto avevano nel portafoglio, per evitare il ricorso all’assicurazione e per far prima.

I consigli delle forze dell'ordine

Per evitare la truffa quindi serve prestare attenzione, mantenere la calma e dire che si preferisce chiamare vigili o carabinieri per risolvere la questione. Inoltre è bene provare a memorizzare subito il numero di targa e comunicarlo alle forze dell’ordine.

Di questa e di altre truffe, raggiri, truffe telefoniche ed on-line ma anche di furti in abitazione e, soprattutto, su come difendersi si parlerà venerdì 14 aprile al teatro parrocchiale di Roncà alle 18. Il sindaco Lorenzo Ruggeroni, in collaborazione con la parrocchia, ospiterà il capitano Gianluca Sanzò, comandante della Compagnia dei carabinieri di San Bonifacio e il maresciallo Luciana Pignataro, che comanda la stazione dei carabinieri di San Giovanni Ilarione.

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Paola Dalli Cani

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