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Stallavena di Grezzana

Incidente sul lavoro, morto un autista di 56 anni schiacciato da una lastra di marmo

Il luogo dell'incidente sul lavoro in una ditta di Stallavena
Il luogo dell'incidente sul lavoro in una ditta di Stallavena
Incidente sul lavoro a Stallavena di Grezzana (video Marchiori)

Incidente sul lavoro questa mattina in via Prealpi a Stallavena in una azienda di lavorazione del marmo, la Marmi Scala. Un operaio è rimasto schiacciato da una lastra di marmo ed è morto.

Sul posto il personale del 118 con l'elicottero, i vigili del fuoco e i carabinieri e lo Spisal per ricostruire la dinamica dell'incidente.

La vittima è un 56enne autista olandese che doveva trasportare delle lastre di marmo. Dopo averle caricate, stava assicurando il carico quando, per cause sconosciute, le lastre sono cadute e lo hanno schiacciato,

I sindacati

«Siamo scioccati da questa ennesima tragedia su cui va fatta ampia chiarezza. Siamo sulla stessa direzione di quanto si chiede come Uil a livello nazionale, ovvero di istituire il reato di omicidio sul lavoro. Se, durante gli accertamenti relativi all’incidente mortale emergono importanti responsabilità dell’azienda non ci si può limitare a sospensioni o a multe, ma servono azioni e pene esemplari: parliamo di uomini e donne che perdono la vita mentre stavano lavorando, che hanno salutato la famiglia la mattina e che quella medesima famiglia non potrà più riabbracciarli. Basta vittime: il lavoro deve dare sicurezza e serenità. Il lavoro deve essere sinonimo di vita e non di morte», hanno dichiarato Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto e Giuseppe Bozzini, coordinatore Uil Veneto Verona.

«Prosegue ininterrottamente la strage sui luoghi di lavoro, una piaga sociale che uccide lavoratori e che distrugge le famiglie», dichiara il Segretario Generale Ugl, Paolo Capone. «L'Ugl in tutti i consessi istituzionali ha ribadito la necessità di interventi strutturali per evitare simili tragedie. Siamo convinti che al centro del dibattito su questo tema specifico, ci debba essere la consapevolezza da parte del legislatore di investire maggiori risorse per aumentare la formazione dei lavoratori e, al tempo stesso, implementare sanzioni e controlli».

In aggiornamento

 

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