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san giovanni lupatoto

Le ruspe spianano il vecchio Palasport: ecco quando sarà pronta la nuova struttura

Sarà staccata dalla piscina, anch’essa destinata al rifacimento
Primi interventi delle ruspe sul vecchio palazzetto dello sport, che sarà interamente ricostruito DIENNEFOTO
Primi interventi delle ruspe sul vecchio palazzetto dello sport, che sarà interamente ricostruito DIENNEFOTO
Demolizione palazzetto di San Giovanni Lupatoto (video Dienne)

Un avvenimento a suo modo storico ha segnato l’inizio della settimana a San Giovanni Lupatoto: il via all’abbattimento del Palazzetto dello Sport di viale Olimpia. La struttura verrà rasa completamente al suolo. Al suo posto sorgerà un impianto completamente antisismico, che consentirà di fare allenamenti e partite dei vari sport di squadra, con una tribuna per 300 spettatori, e garantirà anche la disponibilità di una palestra più piccola al primo piano.

Ruspe al lavoro

Il primo colpo di ruspa è stato dato alle 8.30 di ieri, 11 marzo, davanti ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Attilio Gastaldello. «Quella che viene demolita», ha ricordato, «è stata la prima struttura di questo tipo realizzata a San Giovanni Lupatoto, visto che risale agli anni Ottanta». «Ha funzionato sino a quando, nella primavera del 2020, non ci sono stati i provvedimenti di sospensione delle attività sportive dovuti alla pandemia», ha aggiunto.

Prima di precisare che «l’impianto, poi, non ha più riaperto (con le società sportive trasferitesi nelle altre strutture presenti sul territorio, ndr), perché è stato avviato il percorso che sta portando alla realizzazione del nuovo palasport».

Nel maggio del 2021 il Comune ha presentato richiesta di inserimento del progetto relativo alla nuova struttura fra le opere finanziabili con il Pnrr, ottenendo nell’ottobre del 2022 il provvedimento che ha definitivamente sancito la partecipazione alla spesa con fondi derivanti dall’iniziativa comunitaria Next generation Eu.

Due mesi dopo, risultando già conclusa tutta la fase di progettazione, è stata bandita una prima gara per i lavori. Essa, però, è andata deserta. «Un po’ perché era previsto, applicando i parametri regionali, un importo troppo basso ed un po’ perché molte aziende erano impegnate con i lavori finanziati con il Superbonus», ricorda Gastaldello. «Facendo le corse, siamo riusciti a indire una seconda gara e ad aggiudicare i lavori nel luglio dello scorso anno, entro i termini previsti, dopo aver incrementato l’entità economica dell’opera», aggiunge.

L’appalto, che comprende l’abbattimento del vecchio palazzetto e la costruzione del nuovo, ha un valore complessivo di 2,95 milioni di euro. L’esborso del Comune è minoritario. Infatti, 1,716 milioni derivano dal Recovery Plan ed altri 435mila da misure legate all’incremento dell’efficienza energetica.

Le caratteristiche dell'impianto

L’impianto sarà dotato di un impianto fotovoltaico, che produrrà energia elettrica utilizzabile sia per le necessità interne che per le necessità di altre strutture comunali. Nel settembre scorso è iniziata la demolizione interna e ieri è stata avviata quella dei muri perimetrali, che durerà un paio di settimane. Queste operazioni vengono effettuate recuperando il materiale.

«Nulla viene portato in discarica, visto che tutto è differenziato e riutilizzato in loco», precisa il sindaco.

Il nuovo palazzetto, che dovrebbe essere completato fra settembre e dicembre 2024, sarà spostato di qualche metro rispetto a quello che sta sparendo. Esso, infatti, è stato previsto staccato dalle strutture della piscina comunale, che anch’essa sarà completamente ricostruita, con la quale in passato costituiva un unico complesso.

«Si trattava di una situazione non più sostenibile dal punto di vista gestionale ed economico», precisa Gastaldello.

A breve la demolizione anche del vecchio centro natatorio

Il primo cittadino rimarca che del nuovo centro natatorio è in fase di validazione il progetto esecutivo, per il quale ad aprile ci sarà l’approvazione finale. Il prossimo mese, quindi, anche qui dovrebbe partire la demolizione.

Luca Fiorin

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