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IL CASO

Ragazzini mettono sassi sui binari: il regionale per Verona costretto a fermarsi, disagi sulla Milano-Venezia

Il convoglio era appena partito dalla Stazione di Brescia. Gesti simili segnalati dalla Polfer anche su altre tratte
Un convoglio Trenord
Un convoglio Trenord
Un convoglio Trenord
Un convoglio Trenord

Ragazzini avvistati sui binari, il treno è costretto a fermarsi: è successo lunedì sera sulla linea ferroviaria Milano-Venezia. Il convoglio, treno regionale veloce 2635, era appena partito dalla stazione di Brescia, diretto a Verona: in uscita dalla città la brusca frenata e lo stop forzato, come testimoniato dai diversi pendolari a bordo.

Questo per la segnalazione di «persone non autorizzate sui binari»: il via libera è arrivato solo dopo parecchi minuti, con ripartenza ancora a passo d'uomo per motivi di sicurezza. I non autorizzati, come detto, erano soltanto dei ragazzini: avevano raccolto dei sassi dalla massicciata tra le rotaie per posizionarli sui binari.

Una goliardata senza tempo, in queste ultime settimane (complice la primavera e le uscite all'aria aperta dei più giovani) segnalata alla Polizia ferroviaria anche a Sant'Eufemia, all'altezza del parco Ducos, alla stazione di Rovato. I piccoli sassi per fortuna non provocano alcun rischio al treno in transito, dunque nessun allarme: ma il disagio per i passeggeri purtroppo è garantito.

Non solo: al di là dei rischi per l'incolumità di chi bazzica le rotaie pur non avendone titolo, va ricordato l'art.38 del Dpr 753/1980, relativo alle «nuove norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell'esercizio delle ferrovie e di altri servizi di trasporto». Per chi venisse colto in flagranza, è prevista sanzione amministrativa a carico di «chiunque arrechi danni e guasti agli impianti e ai mezzi di esercizio senza pregiudizio per la sicurezza»: se invece i fatti siano tali da pregiudicare la sicurezza dell'esercizio, ovvero «quando vengano poste cose sulle rotaie, piste, corsie, vie di corsa o vicino ad esse, o quando vengano lanciati oggetti contro treni e veicoli o imitati i segnali», per i trasgressori è prevista una contravvenzione penale con ammenda pecuniaria o arresto fino a 2 mesi.

Alessandro Gatta

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