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Ospedale Orlandi La riconversione fa un passo avanti

L’ospedale Orlandi di Bussolengo sarà convertito a centro riabilitativo e lungodegenza
L’ospedale Orlandi di Bussolengo sarà convertito a centro riabilitativo e lungodegenza
L’ospedale Orlandi di Bussolengo sarà convertito a centro riabilitativo e lungodegenza
L’ospedale Orlandi di Bussolengo sarà convertito a centro riabilitativo e lungodegenza

Lino Cattabianchi Approda in Regione la modifica della schede ospedaliere relative al Magalini di Villafranca e all’Orlandi di Bussolengo. La Giunta regionale ha deliberato di acquisire i contenuti della proposta, si legge nel dispositivo, che «discende da un’ampia discussione svoltasi durante la seduta del Comitato dei sindaci (distretto 4, ex Ulss 22, ndr.) del 18 ottobre 2017 durante la quale, a fronte dell’imminente apertura dell’ospedale di Villafranca, è stata approvata una proposta di riequilibrio delle unità operative e dei posti letto tra le strutture ospedaliere di Villafranca e Bussolengo. Viene confermata inoltre la qualifica di centro sanitario polifunzionale della struttura di Isola della Scala». IN SINTESI: si prevede un incremento di 14 posti letto dell’ospedale di Bussolengo che pertanto avrebbe come dotazione complessiva 120 letti anziché 106 e un decremento di 7 posti dell’ospedale di Villafranca che avrebbe quindi come dotazione complessiva 187 letti anziché 194. Complessivamente la proposta prevede un incremento di 7 posti dell’area riabilitativa. Quelli dell’area medica e dell’area chirurgica della struttura di Villafranca sono organizzati per intensità di cura. Per quanto riguarda le apicalità, cioè i primariati, la proposta prevede per l’Orlandi di Bussolengo una riduzione da 8 a 2 mentre per l’ospedale di Villafranca un incremento da 12 a 18. Sulla struttura di Isola della Scala, la proposta, confermando la conversione della struttura stessa in Centro sanitario polifunzionale, propone la chiusura del Punto di primo intervento di tipo B. A Bussolengo rimarrebbero i due primariati di psichiatria e quello di riabilitazione e lungodegenza. ORA la delibera della Giunta regionale dovrà acquisire il parere della Quinta commissione regionale sanità. «Credo che quello che possiamo auspicare», commenta Graziella Manzato, presidente del Comitato dei sindaci e primo cittadino di Sommacampagna, «è che l’iter approvativo sia rapido per ridurre i tempi che, se fossero troppo diluiti, danneggerebbero entrambi i servizi ospedalieri di Bussolengo e Villafranca. È auspicabile che questa proposta vada a regime in tempi ragionevoli, visto che si tratta di una situazione sospesa da ormai quasi 15 anni, con forti penalizzazioni sulle possibilità di servizi di cure per i cittadini del territorio. Quindi ritengo che un chiarimento regionale su questo tema della sanità nell’Ovest veronese sia più che necessario». «LE RAGIONI che hanno spinto i sindaci del Comitato a sostenere la proposta di modifica delle schede sanitarie», prosegue Manzato, « è stata la presa d’atto che la previsione del polo a due gambe, previsto dalla precedente programmazione sanitaria, era di fatto non realizzabile. Si è preferito quindi assumere responsabilmente una posizione che consenta lo sblocco della situazione e la riorganizzazione, che ha possibilità concrete di essere realizzata a breve con l’apertura del Magalini di Villafranca come centro per acuti e la riqualificazione dell’Orlandi di Bussolengo, trasformato in polo riabilitativo, con il servizio di medicina generale, psichiatria, day surgery, lungodegenza, recupero e rieducazione funzionale e pronto soccorso». •

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