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San Martino Buon Albergo

A più di cinque anni dal rogo, al via i lavori al condominio distrutto

Il condominio Napoleone
Il condominio Napoleone
Il condominio Napoleone
Il condominio Napoleone

Dopo più di cinque anni di attesa, qualcosa si muove per il condominio Napoleone.

Nello stabile di via XX Settembre, diventato inagibile a causa di un incendio doloso appiccato il 18 settembre 2018, sarà finalmente aperto un cantiere. Non si tratta ancora della sperata sistemazione dell’edificio ma, comunque, consentirà di dare risposta a un ordine del Comune e aprirà nel contempo alla possibilità di programmare interventi di più ampio respiro

Ad annunciare l’avvio per febbraio dei lavori sono gli amministratori condominiali che fanno capo allo studio specializzato veronese R&S.

«L’assemblea ha approvato un intervento di messa in sicurezza statica del condominio», spiegano. Precisando, poi, che la ditta incaricata ha già iniziato ad occuparsi dell’avvio delle operazioni. «Questi lavori sono finalizzati a far tornare agibile l’edificio, si tratta della base di partenza per poi arrivare a programmare un intervento di ristrutturazione», specificano. Gli amministratori rivelano inoltre che questi primi lavori avranno un costo di circa centomila euro.

 

Le reazioni

«Si tratta di una notizia positiva, ma ora attendo di vedere un programma dettagliato dell’intervento», è il primo commento del sindaco Giulio Furlani. «Il Comune ha più volte sollecitato l’avvio di lavori di messa in sicurezza», ricorda, «per questo ho scritto più volte agli amministratori condominiali».

Quella del condominio che si trova sulla strada principale che attraversa San Martino Buon Albergo, è una situazione da tempo al centro delle attenzioni.

Lo stabile, che è stato realizzato negli anni Ottanta dando applicazione ad idee architettoniche allora considerate innovative e che comprendeva appartamenti, uffici e negozi, era stato avvolto dalle fiamme a tarda sera. L’incendio, nel corso del quale era rimasta ferita una persona, ha tuttavia ha reso inutilizzabile l’edificio. In tutti questi anni, residenti e professionisti hanno potuto rientrare nello stabile solo per poche decine di minuti, giusto per recuperare qualche bene.

Da quel settembre di cinque anni fa, il condominio è rimasto così come lo avevano lasciato, al termine delle operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco.

Un grande scheletro annerito nel centro del paese, nel quale, come è stato più volte denunciato da cittadini ed amministratori, hanno iniziato a nidificare uccelli ed animali selvatici. Un luogo degradato, quindi. Proprio per mettere fine al degrado l’amministrazione municipale ha imposto l’avvio di lavori volti a eliminare ulteriori pericoli.

Luca Fiorin

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