<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La San Giuseppe passa a pieni voti l’esame degli ispettori regionali

Tomas Chiaramonte, direttore della casa di riposo San Giuseppe
Tomas Chiaramonte, direttore della casa di riposo San Giuseppe
Tomas Chiaramonte, direttore della casa di riposo San Giuseppe
Tomas Chiaramonte, direttore della casa di riposo San Giuseppe

La casa di riposo San Giuseppe di San Martino Buon Albergo ha passato per la terza volta di fila l'esame per il rinnovo dell'accreditamento col servizio sanitario regionale con il massimo dei voti. La verifica si è conclusa la settimana scorsa e, come spiega la responsabile di qualità dell'ente, Patrizia Gobetti, «è andata oltre rispetto a quanto prevede la normativa, perché sono state approfondite anche le modalità con cui sono stati garantiti i servizi di cura nel pieno della pandemia, i processi di minimizzazione del rischio e i modi, a volte creativi, con i quali siamo riusciti a mantenere le relazioni tra residenti e famigliari». «Abbiamo aperto il nostro ente, i nostri archivi e messo a disposizione quanto richiesto, con la massima trasparenza, convinti di aver compiuto il nostro dovere con precisione e umanità», spiega don Francesco Grazian, presidente della fondazione, emanazione della parrocchia. «Il rinnovo dell'accreditamento comporta la conferma delle convenzioni grazie alle quali gli ospiti possono spendere qui i soldi destinati alla loro cura dalle impegnative di residenzialità stabilite dalla Regione, con le quali viene coperta circa la metà della retta», spiega Tomas Chiaramonte, il direttore. Si tratta di un passaggio di fondamentale importanza per la struttura di accoglienza e cura attiva dagli inizi del secolo scorso, che può ospitare sino a 75 persone, ma che attualmente, a causa delle difficoltà legate al Covid, ha una ventina di posti liberi. Fra le azioni avviate nel 2020 particolarmente apprezzate dalle ispettrici ci sono il pacco spesa settimanale per i lavoratori, gli accordi di babysitteraggio per i figli in didattica a distanza, varie iniziative di welfare aziendale e la messa a disposizione di ospiti e lavoratori di un ulteriore medico, specializzato in igiene e psicoterapia, con funzioni di direzione sanitaria. «Ci siamo concentrati sul supporto al capitale più importante di cui disponiamo quello umano», conclude Chiaramonte. •

Luca Fiorin

Suggerimenti