La casa di riposo chiusa dal 2016 Ceduti gli arredi

provenienti da Verona a Villa Monga). Il motivo della chiusura? Secondo la perizia dei tecnici «tre quarti dell’edificio è stato classificato non in linea con le norme antisismiche, quindi, secondo le leggi regionali, non idoneo a ospitare anziani non autosufficienti». Il Comune, dopo aver concordato tutti i passaggi contrattuali con l’Istituto assistenza anziani, ente che, dal 2000 al 2016, ha gestito anche la casa di riposo Don Michele Garonzi - per evitare il degrado degli arredi rimasti all’interno dell’edificio, li ha messi a disposizione delle associazioni che ne hanno fatto richiesta, trattandosi di materiale «usurato e non più conforme alla normativa». Molti arredi (letti, sedie e armadi) sono andati all’associazione Operae Life di Trento – presieduta dalla concittadina professoressa Laura Bellamoli – e trasportati in Moldavia, a Causeni, paese di 15mila abitanti, con un centro per studenti che vivono fuori casa ed un ospedale; mentre con la seconda spedizione è andata nella casa di riposo per anziani non autosufficienti e disabili (ospita 470 persone) a Crocieri, un paese di circa 5mila abitanti. Altri arredi sono andati alla Protezione civile Valpantena e Lessinia per la loro sede di via Cesare Bellamoli e alla Pro loco per il Cea. L’associazione Operae Life ha ringraziato il Comune ma anche la Protezione civile e gli associati della Pro loco per l’aiuto nello smontare e imballare gli arredi spediti in Moldavia. • (...)

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