Il caso San Patrignano «Orgogliosi di avere una via Muccioli sin dal 2007»

Vincenzo Muccioli

ignano. «La nostra amministrazione è orgogliosa di aver intitolato una via del nostro paese a Muccioli, una persona che si è spesa per il bene degli altri», dice un testo pubblicato sulla propria pagina Facebook da Cittadini per San Martino. Un post che si conclude con il proclama: «Dalla parte della lotta alla droga, sempre». Cittadini per San Martino, con sindaco Valerio Avesani e vicesindaco l'attuale primo cittadino Franco De Santi, governava il paese già nel 2007, l'anno in cui era stato deciso di creare via Vincenzo Muccioli, con una cerimonia di intitolazione alla quale era presente Andrea, il figlio del fondatore di San Patrignano. A proporre questa iniziativa era stato l'allora assessore alle Politiche giovanili Luigi Bertacco, che era stato a San Patrignano per alcuni anni e che aveva poi coordinato per un periodo la sede che la comunità aveva aperto a Pergine Valsugana, in Trentino. La sua iniziativa era stata sostenuta dall'amministrazione e faceva parte di un'azione che si è poi svolta con incontri di prevenzione nelle scuole e visite alla comunità, che riprenderanno quando passerà l'emergenza sanitaria dovuta al Covid. «Noi siamo sempre stati convinti che tutte le droghe fanno male, a partire da quelle leggere, e continuiamo a porci a fianco di chi lavora per aiutare chi ne diventa dipendente», dice Franco De Santi, il sindaco. «Può essere che a San Patrignano in qualche caso la situazione sia sfuggita di mano, ma questa realtà ha aiutato migliaia di ragazzi a rifarsi una vita e a costruirsi delle famiglie. Queste cose io le ho viste in prima persona e penso che se non ci fosse stata la comunità di Muccioli nessuno avrebbe dato una mano, ottenendo questi risultati, a chi viveva il problema della droga», conclude il primo cittadino. (...)

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