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Gustarsi il ghiacciolo La sfida tra animali

Tamarino con un ghiacciolo
Tamarino con un ghiacciolo
Tamarino con un ghiacciolo
Tamarino con un ghiacciolo

Frutta, tarme, arachidi e cereali: l’aria di settembre permette ancora di stimolare l’ingegno di tutte le specie con ghiaccioli farciti di ottimo cibo «su misura». La sfida per ogni specie al Parco natura viva di Bussolengo è raggiungere le prelibatezze intrappolate nel ghiaccio. A sbaragliare la concorrenza è stato il kea, il pappagallo neozelandese più intelligente del mondo: mentre con la forza del becco rompeva le pareti del suo cubo, con le zampe teneva ferme le carote per recuperarne solo la polpa più succulenta. Un pò meno seriamente è stata affrontata la questione dai tre tigrotti siberiani che hanno trascorso il pomeriggio gettando nel laghetto i ghiaccioli per poi tuffarsi nell’acqua a recuperarli. Diversa la narrazione per gli scimpanzé: l’ultima nata del gruppo, generalmente protetta e assecondata dalla femmine più anziane, ha approfittato del momento di distrazione degli altri per accaparrarsi un numero di ghiaccioli che faceva fatica a tenere tra le mani. Menzione speciale per cercopitechi barbuti (Africa) e tapiri (Sudamerica): sembra si tratti delle uniche 2 specie cimentatesi nell’arte classica del ghiacciolo: leccarlo.•.

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