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L'incidente di Capodanno

L'ansia per i due feriti. La mamma: «Volevano solo festeggiare». Gli amici: «Ora i petardi non li useremo più»

Piazza Zinelli ripulita e a destra i botti pericolosi (Diennefoto)
Piazza Zinelli ripulita e a destra i botti pericolosi (Diennefoto)
Piazza Zinelli ripulita e a destra i botti pericolosi (Diennefoto)
Piazza Zinelli ripulita e a destra i botti pericolosi (Diennefoto)

«Mio figlio ha il braccio rotto in due punti, bruciature al petto. L’hanno curato all’occhio anche oggi, ma per sapere se tornerà a vedere come prima dobbiamo aspettare». La mamma di Hamza, il 21enne che ha perso anche le falangi di due dita della mano sinistra nell’incidente della notte di San Silvestro, è straziata dall’attesa. In ansia anche per Amin, l’amico 26enne che ieri era ancora sedato in terapia intensiva, dopo l’intervento chirurgico d’urgenza nella notte che non ha potuto salvare la mano destra, troppo compromessa dall’esplosione del petardo.

«E pensare che volevano solo festeggiare l’anno nuovo, quello che è successo mi sembra incredibile», riprende la donna cercando di contenere la commozione, supportata dallo zio del ragazzo che ieri si è precipitato a San Giovanni Lupatoto per stare vicino alla famiglia.

I ragazzi in piazza

A pochi passi dall’appartamento della famiglia di origini tunisine, in piazza, a due giorni dal drammatico incidente di mezzanotte che ha interrotto la magia dei festeggiamenti, si aggira ancora qualche ragazzo frastornato per l’accaduto, nelle orecchie le urla tremende dei coetanei feriti. «Vien voglia di non usarli più, i petardi», commenta guardando i resti di quella notte da incubo. Lo zio ripercorre quanto accaduto in piazza Carlo Zinelli in quei pochi secondi che peseranno per tutta la vita sui due giovani amici. «Uno dei botti che mio nipote e i suoi amici stavano accendendo, una cipolla, non è esploso subito. Così uno dei ragazzi l’ha preso in mano per riaccenderlo. È stato un attimo, in quel momento è esploso e ha colpito chi era lì». Un gesto molto rischioso, che non di dovrebbe mai compiere.

«E adesso siamo qui che aspettiamo di sapere se mio figlio ci vedrà come prima», riprende la signora, che nonostante le ore di dolore ha accettato di aprire la porta di casa. A poche decine di metri dalla piazza, nell’appartamento di Amin, l’amico di origini magrebine che ha preso in mano quel maledetto petardo inesploso per non buttarlo via inutilizzato, tutto tace. I familiari con ogni probabilità radunati a Verona, al Polo Confortini dove il ragazzo rimane in gravi condizioni dopo aver subito anche un intervento di chirurgia plastica al volto. «Questo ultimo dell’anno lo ricorderemo per la sua sfortuna», commenta un uomo, anche lui di origine magrebina, che vive a sua volta in un condominio di piazza Zinelli ed è amico delle famiglie coinvolte nel drammatico incidente. «I due ragazzi li conosco bene, si tratta di bravi giovani. Non bevono e nemmeno fumano. L’altra sera, come tanti, erano lì solo per divertirsi in compagnia», continua con la tristezza nel cuore.

Intanto il grave incidente di San Silvestro ha iniziato ad assumere in paese anche una valenza politico-amministrativa. Uno dei consiglieri comunali di opposizione, Marco Taietta della lista capitanata da Anna Falavigna, afferma: «Il grave ferimento avvenuto in piazza Zinelli a causa dell’uso di petardi fa seguito a numerosi episodi di disturbo alla quiete pubblica denunciati sui social da diversi cittadini da almeno un mese a questa parte». Taietta afferma inoltre di aver raccolto i racconti di esplosioni assordanti. La polemica politica Il consigliere ricorda che il Regolamento comunale di Polizia urbana vieta di accendere fuochi e di gettare oggetti accesi sulle strade e nei luoghi di passaggio pubblico. «Alla luce di quanto è accaduto», riprende, «chiedo all’amministrazione comunale se erano state adottate misure preventive e di repressione del fenomeno, quanti verbali sono stati emessi nei confronti dei trasgressori, quali provvedimenti verranno attuati per prevenire questo fenomeno e che pubblicità è stata data ai divieti».

Immediata arriva la replica. «Nel mese di dicembre sono stati effettuati diversi servizi di controllo da parte della polizia locale per quanto riguarda il rispetto del regolamento e sono state identificate diverse persone che però non avevano con sé petardi, nella zona Laghetto, in piazza Zinelli, in via Dogana e Palustrella a Pozzo e nella zona del Buon Pastore», specifica l’assessore a sicurezza e sociale Maurizio Simonato. Simonato ricorda inoltre che prima del 31 dicembre non si era verificato nessun incidente e sottolinea che ai controlli ha collaborato anche l’associazione carabinieri. L’assessore Simonato aggiunge, infine, che l’amministrazione sta lavorando a un progetto di sensibilizzazione ed educazione, particolarmente necessario alla luce di quanto accaduto.

Luca Fiorin

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