<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Comencini ricordi i suoi vecchi errori»

Non si fa attendere la risposta di Mario Rizzi, già sindaco di Pastrengo e ora segretario della sezione Bussolengo-Pastrengo di Lega-Liga Veneta per Salvini Premier, all’ex parlamentare leghista Vito Comencini sul risultato elettorale della Lega alle comunali di Bussolengo. Comencini chiedeva una riflessione sul risultato della Lega, rappresentata dalla candidata civica Silvana Finetto, che ha ottenuto con 618 voti 1l 7,17%. Precisa Rizzi: «Non possiamo essere soddisfatti del risultato della Lega alle elezioni di Bussolengo. Mercoledì, in sede di sezione, discuteremo di quanto accaduto e di come poter lavorare meglio in futuro per il bene del nostro territorio». Ma sulle affermazioni dell’ex onorevole attacca: «A Comencini, in cerca di una personale ribalta mediatica, verrebbe da chiedere qual è il suo concetto di avere a cuore le sorti della Lega, dal momento che non mi risulta che si sia impegnato a fare campagna elettorale per il partito in cui milita, al contrario. Una grave mancanza di rispetto per le persone che si sono spese per questo nuovo progetto, sostenuto con forza dalla sezione locale della Lega. Mancanza di rispetto ancor più grave nei confronti del partito grazie al quale ha avuto l’opportunità di ricoprire incarichi prestigiosi». Rizzi auspica un dibattito interno e rovescia le responsabilità su Comencini. «Dispiace la strumentalizzazione a mezzo stampa: il confronto va fatto dentro il partito. Come accaduto anche in passato di fronte ai numerosi insuccessi per i quali si è distinto lo stesso Comencini nel ruolo di responsabile elettorale. Ad esempio nel 2018 quando, proprio a Bussolengo, riuscì a portare la Lega contemporaneamente in maggioranza con il candidato sindaco di allora, Claudio Perusi, diventato assessore ai lavori pubblici nella giunta Brizzi, e in opposizione con i due consiglieri Silvio Salizzoni e Vittorio Ambrosi. Questa scelta ha contribuito a confondere le idee ai cittadini e ha condannato il movimento all’oblio mediatico per cinque anni. Molti insuccessi partono da lontano», conclude Rizzi.•. L.C.

Suggerimenti