Ca’ Vecchia, via libera al piano di bonifica

È arrivato il via libera alla bonifica ed all’ampliamento della discarica di Ca’ Vecchia di San Martino Buon Albergo. La Regione, con provvedimento adottato dall’Area tutela e sicurezza del territorio, ha in questi giorni approvato l’operazione con modifiche, dopo più di 18 mesi passati fra incontri tecnici, osservazioni e prescrizioni. Era stata proposta da Progeco Ambiente Spa, azienda proprietaria della discarica. L’intervento è stato programmato per risolvere un problema ambientale, ma nel contempo comporterà un allungamento di nove anni della vita della discarica, di cui era previsto il completamento nel 2023. Origine di tutto è la presenza di metalli e solventi nei terreni sottostanti un impianto di trattamento di rifiuti che Progeco ha acquistato dieci anni fa, la cui area diventerà oggetto dell’ampliamento. Stiamo parlando di una contaminazione risalente a parecchi decenni fa e di cui non si conosce l’origine, di sicuro non legata nemmeno alla precedente proprietà dell’impianto, ma comunque da bonificare. Per questo, cinque anni fa la società ha avviato le procedure previste per le aree oggetto di inquinamento e nel marzo del 2020 ha presentato il piano che è ora stato autorizzato, in seguito all’ottenimento del decreto di compatibilità ambientale, dell’autorizzazione integrata ambientale e dell’autorizzazione paesaggistica. Il progetto ha un piano finanziario di 105 milioni. Sarà sostenuto integralmente da Progeco, che rientrerà dei costi grazie all’ampliamento della discarica. L’iniziativa verrà attuata per gradi, con interventi operativi che si svolgeranno nel giro di cinque anni. Probabilmente già la prossima settimana, in seguito al deposito a garanzia da parte della ditta di una fideiussione per 8,2 milioni di euro, inizierà lo smantellamento del vecchio impianto di trattamento dei rifiuti e la realizzazione di uno nuovo su una superficie di 2.870 metri quadrati vicino all’entrata di Ca’ Vecchia. Qui verranno effettuate attività di miscelazione e stoccaggio di rifiuti speciali: fanghi, terreni e liquidi di origine industriale e commerciale. Una volta compiuta questa attività, inizierà la bonifica, che avrà da sola un costo di 16 milioni di euro e che prevede lo scavo di 56mila metri cubi di terreno contaminato. Tale terreno diventerà parte dell’ampliamento della discarica e accoglierà 737 mila metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi e rifiuti pericolosi stabili e non reattivi: fanghi da depurazione di acque reflue industriali solidificati e rifiuti solidi inertizzati. Di questi, 50mila metri cubi sono stati assegnati in seguito all’adeguamento della struttura a un recente decreto, 300mila (30mila all’anno) verranno dall’impianto di trattamento interno e gli altri 330mila dall’esterno. Progeco realizzerà a proprie spese il rifacimento della strada di accesso che si trova nel territorio di Verona. Questo lavoro è stato oggetto di una progettazione concertata con il Comune e sarà realizzato nel 2023. «Queste operazioni sono passate al vaglio degli organismi di controllo e sono il frutto di un lavoro di ridefinizione conseguente un confronto schietto ma propositivo, come propositive sono state quasi tutte le osservazioni presentate in merito alla nostra proposta», afferma Giovanni Bonacina, presidente ed amministratore delegato di Progeco Ambiente. •.