Spuntano pitture antiche sui muri diroccati dell’edificio che si trova accanto alla chiesa di San Valentino, vicino alla biblioteca comunale in centro paese. Tracce di disegni e motivi geometrici sono emerse sulle parti alte delle murature interne, in particolare nella parte alta dei locali vicino alla torre colombara.
Approfondimenti
Il ritrovamento è avvenuto a sorpresa durante il cantiere per la riqualificazione dello stabile storico da parte del Comune di Bussolengo. Qui l’amministrazione Brizzi intende ricavare spazi e sale per la comunità, implementando l’area del paese che ha individuato come «Distretto della cultura». I lavori sono stati, però, interrotti. E sono scattati gli approfondimenti specialistici concordati con la Soprintendenza per i beni culturali e paesaggistici di Verona.
«Lo stop si è reso necessario per consentire le verifiche alle decorazioni pittoriche rinvenute», spiega il sindaco, Roberto Brizzi. «Gli uffici comunali si sono attivati subito e ora attendiamo il parere della Soprintendenza».
I lavori per la sistemazione generale del complesso storico sono stati affidati dall’ente locale all’azienda edile «Campagnola geom. Giorgio Costruzioni Generali» di Verona e sono iniziati lo scorso autunno. Sono stati sospesi al termine della pulizia dell’area da piante infestanti e vegetazione spontanea che occultavano la presenza sia delle decorazioni pittoriche che delle lesioni strutturali più consistenti rispetto a quanto era stato possibile rilevare in fase progettuale. A mettere in pausa il cantiere è stata la Soprintendenza, per consentire lo svolgimento delle procedure di verifica che sono in corso. Nelle scorse settimane, fa sapere il Comune, si è svolto un sopralluogo da parte di tecnici specializzati che stanno facendo ulteriori indagini sulla struttura dell’edificio e sulle pitture ritrovate avvalendosi anche di un drone dotato di tecnologia laser-scanner. Inoltre è stato affidato a un ingegnere strutturista l’incarico di sviluppare un progetto per salvaguardare struttura e decorazioni.
Si attende il via libera
«Appena il progetto sarà ultimato dovrà essere sottoposto al parere della Soprintendenza», continua Brizzi. Solo dopo l’approvazione sarà possibile far ripartire i lavori, la cui durata è stimata in circa un anno e mezzo. Ancora in tempo, nonostante l’interruzione imprevista, per usufruire del finanziamento ottenuto con il Pnrr che scade nella primavera 2026.